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VENARIA. C’era una volta il “Fagiano”. Una Venaria che non c’è più

Chi ha vissuto a Venaria negli anni ’60 e in quell’epoca era un giovane - o una giovane - di belle speranze e bazzicava dalle parti del centro storico e di piazza dell’Annunziata, non può non ricordarsi di un bar: il bar “Fagiano”. Meta di ritrovo per tanti venariesi, era il “punto di riferimento” per chi fra il ’60 e il ’69 era in procinto di passare dalle scuole elementari a quelle medie. Il periodo dei primi amori, delle prime “fughe” da scuola per giocare a pallone o giocare al biliardo - proprio al “Fagiano” - delle gite al mare o in campagna. A distanza di cinquanta anni da quel periodo meraviglioso e spensierato, due sabati fa, quei “giovanotti” hanno deciso di rincontrarsi per passare qualche ora in assoluta allegria, ricordando i tempi che furono e farsi quattro risate miste a qualche lacrima di commozione. Teatro della riunione della “Allegra Banda del Fagiano” è stato il “Circolo Magico” di via Cavallo. Se cinquanta anni fa la banda venne creata da Renzo Favero, Sergio Silvestri, Franco Martinelli, Adriano Bui e Mimmo Pucci, ora il ritrovo è stato organizzato da Mario Simini, Renzo Favero e Nadia Peirolero. “Abbiamo deciso di ritrovarci dopo che avevamo preso parte al funerale di un altro nostro amico che faceva parte del giro del Fagiano - raccontano Simini, Favero e Peirolero - ovvero Carlo Gheno. In due mesi abbiamo iniziato a fare telefonate su telefonate e ricerche su Facebook, finché siamo riusciti a fissare una data. E oggi siamo qui e non ci pare vero”. Sin dall’inizio della serata, gli abbracci e le lacrime di gioia si sono unite alle risate. Molti di loro, da ragazzini con le “braghe corte” sono diventati genitori e persino nonni e alcuni anche personaggi di spicco della Città. Quello che emerge dopo questa serata, è uno spaccato di una Venaria che non c’è più. “Dove ci si divertiva con poco - ricordano i presenti - e bastava riunirsi davanti al Bar per fare baccano e passare qualche ora lieta”. E fra i tanti aneddoti, i baldi giovanotti ricordano come il “Fagiano” fosse l’unico bar di Venaria con la televisione: “E lì ci ritrovavamo per vedere le partite di calcio o le riunioni di pugilato su quello che all’epoca si chiamava ‘Primo Canale’ della Rai. O il Rischiatutto e le altre celebri trasmissioni, fra cui Carosello”. O anche come fosse un gruppo davvero unito: “Se qualcuno di noi non aveva i soldi per andare nelle allora sale da ballo, ognuno di noi metteva sul tavolo da biliardo del Fagiano i soldi che aveva in tasca. Se la somma permetteva a tutti di andare a ballare bene, altrimenti quella sera ci saremmo divertiti in altro modo. Perchè noi eravamo così: o tutti o nessuno”. Fra un bicchiere di vino e alcuni piatti colmi di prelibatezze preparate dal “Circolo Magico”, la serata è passata via velocemente. “La bellezza di questa serata passata assieme - commenta Daniela Pavani - sono state le tantissime emozioni che ognuno di noi è riuscito a vivere in quelle poche ore passate assieme. Ora non dobbiamo perderci di vista e rivederci quanto prima”. A margine della festa, due della Banda, ovvero Michele Riggio e Giovanni Asciutto hanno donato una somma che sarà destinata alla parrocchia di Santa Maria per officiare una messa a ricordo dei tanti componenti che nel corso di questi 50 anni sono passati a miglior vita.
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