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SETTIMO TORINESE. Il Fornacino è sempre attivo

Anche nella frazione settimese Fornacino esiste un gruppo di volontari molto volenterosi dell’associazione Fornacino Club che si occupano di mantenere in vita le tradizioni della borgata e realizzano attività ludico, culturali, sportive, solidali e culinarie per i suoi abitanti. È un sodalizio sempre attivo e pieno di impegni ed iniziative per rendere la frazione un posto piacevole e allegro in cui vivere e offrono dei servizi importanti tra cui l’apertura serale e nei weekend del circolo per tutta la cittadinanza e la possibilità di avere due medici per visite e ricette, senza doversi recare a Settimo o Leini. Siamo andati ad intervistare il presidente Rino Dalla Chiusa, il suo vice Pierluigi Peyretti e il loro cuoco di fiducia Giacomo d’Amelio per approfondire le attività del sodalizio.   Quando e com’è nata l’idea di fondare un’associazione del Fornacino?Siamo nati il 15 giugno del 1969, abbiamo organizzato al campo dell’Eureka in via Chiomo un torneo di calcio e da lì è nato tutto. Le prime riunioni si facevano nel bar della rotonda, non avevamo ancora una sede, e le manifestazioni si facevano per strada o nei cortili delle cascine. Organizzavamo le corse con le carriole, la festa sull’Aia a cascina Brunetta in cui cucinavamo la porchetta. I soci fondatori siamo stati io (Rino Dalla Chiusa, primo presidente e attuale), Sandro Menegazzi, Domenico Rossini e Luigi Prin. Per me fare il presidente è una passione, un po’ come per te scrivere. Ora il direttivo è composto dal mio vice e tesoriere Pierluigi Peyretti, dalla segretaria Domenica Gai, dalla responsabile delle attività ricreative e corsi di ginnastica Anna Dalla Chiusa, il nostro cuoco Giacomo D’Amelio. I revisori dei conti sono Fiorenzo Dalla Chiusa, Dario Ghiberto, Gisella Bordino e il collegio dei probiviri è composto da Attilio Dalla Chiusa e Daniela Ghidani”.   Di che cosa si occupa il sodalizio?Ci occupiamo di aggregazione sociale della borgata e non solo, anche perché gli abitanti del Fornacino hanno sempre risentito della divisione tra Settimo e Leini. Abbiamo sempre cercato di portare i “problemi” della frazione su un tavolo unico con entrambi i comuni per arrivare ad un compromesso. Considerando che ci sono dei problemi importanti come il ritiro dei rifiuti o i tubi del riscaldamento in cui una parte fa riferimento a Settimo e una a Leini. Ci sono ancora alcune problematiche ma nel corso degli anni la situazione è migliorata molto. Poi organizziamo diverse feste e attività durante l’anno per autofinanziarci per grandi e piccini: la festa della Borgata, il Carnevale con le maschere Fornasin-a e Fornasè, che partecipano sia al Carnevale di Settimo che di Leini, e tante altre. Noi faremmo di tutto ma a volte bisogna anche trovare la gente che ci segue”.   Avete anche il circolo di cui vi occupate tutti i giorni.Sì, siamo una decina di volontari che a turno ogni settimana si preoccupano di aprire, chiudere e tenere pulito il circolo. L’orario solitamente è serale dalle 19 alle 22,30 e il sabato e la domenica siamo aperti anche il pomeriggio. Tutte le spese della struttura del circolo sono a carico di noi volontari, manutenzione e spese d’utenza. Fino ai prossimi 5/6 anni abbiamo la convenzione con il comune (20anni +20anni) fatta parecchi anni fa in cui non paghiamo l’affitto, vedremo che cosa succederà quando la convenzione scadrà. Le spese sono tante. Il comune nel 1989/1990 ha messo i materiali per la ristrutturazione dei locali delle scuole (in cui si allena una scuola di danza e c'è una parte del circolo) ma i volontari hanno messo tutta la manodopera, così com’è successo nel 2004 per la creazione dell’ala del campo sportivo. La costruzione è stata tutta a carico dei borghigiani e dei pensionati che hanno dato una mano per avere quella che ancora oggi è l’unica struttura pubblica di Fornacino”.   Vi siete anche impegnati per avere due dottoresse che vengono a prestare servizio nella frazione.Ospitiamo due dottoresse, Claudia Massucchetti il martedì pomeriggio e Cinizia Catenaccio il lunedì pomeriggio, nei nostri locali. Abbiamo creato una stanza apposita dedicata a loro. Questo è un servizio a cui noi teniamo moltissimo perché permette a chiunque ne ha bisogno di poter avere due giorni un medico nella frazione da cui andare a farsi visitare o prescrivere una ricetta. L’Asl o i comuni non hanno mai assegnato un dottore a Fornacino e purtroppo i tanti pensionati che ospita la frazione sono sempre stati obbligati a spostarsi per andare dal medico, magari chiedendo a figli e nipoti di accompagnarli, invece così possono recarsi autonomamente e senza dover prendere mezzi (che tra l’altro qui non ne passano) dal medico. È fondamentale questo servizio per la borgata, è un servizio che offriamo noi, siamo riusciti a portare i medici qua, senza aiuto dell’Asl e dell’amministrazione”.   Quali sono le vostre attività ricreative?Abbiamo un corso di pittura, una biblioteca gestita dai volontari di cui i nostri soci (circa 250) possono usufruire con oltre mille volumi tra grandi classici e libri molto antichi. Abbiamo poi la Compagnia Teatrale del Fornacino Club che ha portato i suoi spettacoli non solo nella frazione durante la festa della borgata e nelle feste natalizie ma alcune rappresentazioni teatrali sono andate in scena anche a Mombarone d’Asti, i nostri cugini gemelli. Il nostro circolo è aggregativo, culturale e ricreativo. Possiamo definirlo anche sportivo con la squadra di calcio e solidale perché ogni anno organizziamo un’iniziativa a scopo di beneficienza, seguita direttamente da Domenica Gai che dona il ricavato raccolto ai bambini di un orfanotrofio del Perù. Quindi sappiamo che i soldi arrivano a destinazione. Per diventare soci c’è il tesseramento individuale, in cui bisogna compilare un’apposita scheda, che costa 6 euro fino al raggiungimento della maggiore età , 12 euro fino all’età pensionabile e 10 euro per i pensionati”.   Che rapporto avete con le altre associazioni settimesi?Buono, nessun problema con loro. Noi non possiamo dare tantissima disponibilità per partecipare a tutte le iniziative come una volta per via del circolo aperto ogni giorno e per le numerose attività che realizziamo per autofinanziarci ogni mese”.   E con l’amministrazione settimese?Con i tagli dei contributi abbiamo un po’ di problemi ma l’amministrazione non ne vuole sapere di dare qualcosa, prima ricevevamo quattro mila euro l’anno, ora niente, c’è una bella differenza. Quello che posso dire è che senza Ossola noi non esisteremmo come associazione e che mi piacerebbe vedere come futuro sindaco Elena Piastra. È venuta spesso da noi del Fornacino, ad alcune delle nostre feste, senza che noi la invitassimo, sicuro non avrà soldi da darci ma mi piace perché è allegra. Tra l’altro Puppo è venuto tre volte da noi a fare il comizio per le elezioni e dal giorno in cui è stato eletto non s’è più visto al Fornacino”.   Prossimi eventi in programma?Abbiamo appena concluso la festa della mamma e ci stiamo preparando per la festa della borgata che si terrà l’11 e il 12 giugno. Sarà un’edizione ridotta per via dei tagli, ci sarà il sabato la grigliata mentre la processione e il pranzo tutti insieme la domenica. Il primo sabato di luglio organizzeremo la festa d’inizio estate e se riusciamo realizzeremo “Il Balcone fiorito”, il più bel balcone o terrazzo in fiore verrà premiato. A settembre ci sarà la festa di fine estate, l’anno scorso c’è stata la fiera della Pannocchia che si tiene ogni due anni quindi quest’anno non ci sarà. Castagnata e Bagna Càuda in autunno. Il 24 dicembre per Natale ci scambiamo gli auguri, a Santo Stefano realizziamo una tombolata e a Capodanno il cenone di fine anno. A fine gennaio concludiamo con il pranzo dei pensionati in cui siamo sempre una settantina”.    
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