"Il Sindaco ci chiede di approvare un bilancio in cui è palese una contrapposizione evidente: da un alto la progressiva riduzione dei trasferimenti correnti Statali e dall'altra un notevole e costante aumento delle tasse per i cittadini, che continuamente richiedono ai servizi rateizzazioni...". In questo modo Gisella Revigliono, nell'ultimo consiglio comunale del 22 aprile scorso, a riassunto il suo voto contrario, così come quello dei colleghi Roberto Rossi De Paoli e Fabio Cordera, al rendiconto 2015. Parlano i numeri. Dal 2012 al 2015, infatti i trasferimenti sono scesi da 383.340 euro a 109.927,55, ovvero del 75%. In netta discesa gli aiuti dallo Stato, passati da 143.963 euro nel 2012 a 68.716 nel 2015, dalla ex Provincia oggi diventata Città Metropolitana senza un soldo, da 188.631 euro a 16.461 dal 2012 al 2015, meno tranciante è stata invece la Regione, il cui contributo è stato ridotto del 39%, da 48.745 euro a 22.157. Para llelamete, dal 2012, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è salita del 28%, da 758.188 euro a 1.320.913 nel 2015, e nonostante la popolazione si sia ridotta di ben 131 abitanti dal 2014 al 2015. Le altre imposte? Gli strambinesi non stanno meglio riguardo alle altre imposte sulla casa e sui servizi. "In seguito a questo incremento delle imposte e delle tasse – osserva Revigliono - i cittadini avrebbero dovuto beneficiare di più servizi, invece no". Anzi, in tre anni sono stati destinati ben 558 170 euro in meno per i servizi. "E tutti questi dati ci sono stati presentati in consiglio – aggiunge Revigliono - all’indomani dell’incontro pubblico sulla situazione dei rifugiati ospitati nel Comune di Strambino e nei Comuni limitrofi in cui , fingendo di affrontare un problema che si protrae da anni ma in maniera strutturale da ben due anni, e cioè dal 30 giugno del 2014, dopo atteggiamenti passivi ed inerti, abbiamo scoperto che il Sindaco, accogliendo la proposta del suo predecessore Beiletti nonché Presidente del Consorzio dei Servizi Sociali di Strambino, firmerà con la Prefettura un accordo quadro in cui si leggono delle cifre da capogiro". Giustificato allora, e comprensibile, il malessere dei cittadini di fronte alla notizia dell'arrivo dei bus di profughi a Strambino. Non foss'altro che mentre gli strambinesi pagano ricevendo sempre meno, la Prefettura di Torino, col bando del febbraio scorso, ha quantificato l’importo complessivo dell’appalto alle cooperative per la gestione dei migranti in 38.360.00 euro, cioè dieci volte maggiore di quello che è stato messo a bando all’inizio del 2015. "La cifra dei 35 euro al giorno pro capite fa quasi sorridere se si raffronta con la quota annuale che il Comune di Strambino versa al Cissac per abitante: 29.50 per 6257 pari a 184 581 euro" sottolinea Revigliono che in consiglio ha snocciolato i vari dati a livello nazionale sui giovani senza lavoro, sul crollo dei contratti stabili, sull'aumento dei voucher per il lavoro occasionale, sui licenziamenti. "Se lo stesso impegno sia fisico che economico di cui ho sentito parlare all'incontro sui rifugiati – conclude Revigliono -, fosse manifestato anche nel garantire un lavoro ai nostri giovani, o nell’assistere i nostri disoccupati che fanno fatica ad arrivare a fine mese per far fronte al caro -vita , con i figli da mantenere e mandare a scuola dignitosamente senza chiedere nulla a nessuno, caratteristica tipica dei Piemontesi, accudire i nostri anziani reduci da ben due guerre che hanno combattuto per amor di patria rimboccandosi le maniche per la ripresa economica del proprio paese, lavorando una vita senza aiuti e continuando tutt’ora a pagare le tasse, il nostro sarebbe di sicuro un Paese migliore".
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