"Dal 2006 ad oggi mi sono attivato per cercare delle soluzioni per portare lavoro in questo deserto". Franco De Amicis non si scompone. Usa termini moderati. E' un uomo pacato. Ma negli occhi gli si leggela rabbia per un'occasione sfumata: nell'ottobre scorso era pronto ad inaugurare la ripartenza di Telecittà, già si vedeva una fila infinita per distribuire nuovi posti di lavoro, complice l'interessamento di un importante cordata di imprenditori esteri decisi ad affittare gli undici teatri con tanto di albergo-ristorante e centro benessere... Avrebbe inaugurato ma non ha potuto. Scaduti i novanta giorni del compromesso di vendita siglato a luglio, gli imprenditori se ne sono andati. Colpa degli ostacoli burocratici dettati dal comune. Il sindaco Giosi Boggio, nell'autunno, ha negato a De Amicis, amministratore della Protel, la proroga delle licenze. Per quale motivo? Il primo cittadino ne ha addittati ufficialmente due sebbene si sia fatto un gran polverone nei mesi scorsi quando qualcuno paventava l'arrivo dei profughi al Santa Fè. "Un Hotel 4 stelle con 104 stanze destinate ai profughi? E' pura fantasia" osserva De Amicis. Aldilà che in fondo ci fosse lo spauracchio degli sbarchi, Boggio dapprima ha messo sul tavolo gli articoli di legge che impedirebbe la proroga per la terza volta di fila dopo averla già concessa due volte, di sei mesi in sei mesi. "Una legge risalente al 2001 quando una norma del 2015 – sottolinea De Amicis – dice che si può revocare soltanto che l'attività rischia di produrre danni rispetto ad attività similari, e qui non esistono attività similari nel raggio di parecchi chilometri". Ma, quel che più ha ferito la Protel, sono state le ultime dichiarazioni espresse dalla Boggio in consiglio comunale, due settimane fa. "Questi sono truffatori" ha sentenziato senza mostrare uno straccio di documento ma accennando a persone che si sarebbero recate in municipio decise a denunciare Domenico Bello, intermediario al quale De Amicis ha concesso il comodato d'uso gratuito dell'immobile. Un accordo che per Boggio puzza e a suo dire "con questa concessione De Amicis non aveva titolo per presentare richieste di proroghe: avrebbe dovuto pensarci Bello". De Amicis, oggi, ribatte a tono. E spiega: "si trattava di una cessione temporanea perché potesse effettuare lavori di manutenzione in qualità di intermediario per gli acquirenti". I lavori sono stati eseguiti e oggi chi li pagherà? Non è escluso che Bello possa decidere di intentare causa al comune. Per fare qualche esempio terra terra, prima di riaprire andavano controllati i termosifoni, sostituite le zanzariere, ristrutturare la zona sauna dove il materiale era diventato friabile. "Non entro nel merito dei rapporti tra Bello e la cordata di imprenditori così come non ritengo opportuno, da parte del comune, entrare nel merito di contratti privati, pur essendo disponibile, viste le accuse che mi sono state rivolte, a schiarire le idee". De Amicis è in dubbio se denunciare la Boggio per diffamazione. "Non lo so – dice -. Quello che mi preme è che l'amministrazione comunale riconosca che ha sbagliato e lo ammetta". De Amicis ha fatto i salti mortali: la produzione, da giugno, ripartirà. Ma è una consolazione misera. Il contratto durerà quattro mesi e non sono previste assunzioni, di cercheranno comparse ma in misura ridotta rispetto ai tempi di "Centovetrine" (secondo anteprime dovrebbe partire la produzione di una nuova fiction simile a "Il Segreto"). Magari si cercherà qualche addetto alle pulizie. A fine anno, intanto, scadrà il contratto d'affitto dello stabile alla Protel da parte dell'immobiliare proprietaria. "Staremo vedere lo share, non è detto che ci saremo" commenta De Amicis.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.