VENARIA. Russo risponde a Genco: “Non vogliamo badanti ...”
13 Maggio 2016 - 16:32
I 5 Stelle attaccano? E i Moderati replicano e contrattaccano. Sembra una partita a scacchi quella fra i due gruppi politici della Reale. Solamente la scorsa settimana, la consigliera pentastellata Elena Genco aveva aspramente criticato il moderato Maurizio Russo, “reo” - a detta della stessa - di non essere veramente interessato ai problemi dei lavoratori della Reggia, che durante lo scorso consiglio comunale avevano fatto sentire la “loro voce” sulla questione legata al contratto di lavoro. “Non è stato un bel gesto. Un qualsiasi bisogno impellente sarebbe durato pochi minuti. L’essere stati assenti per così troppo tempo non ha dimostrato la loro solidarietà e la loro vicinanza nei riguardi dei lavoratori della Reggia”, aveva detto a margine della riunione del parlamentino venariese. Per Russo “sono accuse ridicole. Mi sono assentato dieci minuti per esigenze fisiologiche e perchè ero fuori a parlare con un cittadino. I Moderati erano ben rappresentati in consiglio comunale, dato che in aula c’era la mia collega Viviana Andreotti. Non credo che questa maggioranza possa bacchettare noi o gli altri consiglieri di opposizione, perché di errori marchiani ne hanno commessi davvero tanti in questi mesi. A partire dal fatto che non incontrano le associazioni o le incontrano solamente dopo settimane, non vanno agli incontri organizzati dai sindacati del territorio, o escono dall’aula quando c’è da votare qualche provvedimento”. E l’ultima accusa è quella legata all’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza - fra cui la stessa Genco - durante la votazione delle modifiche al regolamento sulla partecipazione dei cittadini di due consigli comunali fa: “Ma anche fossimo stati in aula - spiega la Genco - il provvedimento non sarebbe passato, perché alla prima e seconda votazione ci vuole una maggioranza qualificata, che comunque non ci sarebbe stata. E’ vero, in quell’occasione è stata commessa una lieve ingenuità, ma non è paragonabile con la loro uscita dall’aula quando parla una donna a nome e per conto di un centinaio di lavoratori del polo museale cittadino”. Ma Russo non ci sta: “Non vogliamo badanti, sappiamo gestirci da soli. Noi guardiamo nel nostro orticello, mica critichiamo l’orario di entrata o di uscita dal consiglio comunale o dalle commissioni….”.
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