L'ultimo appello risale all'aprile scorso, quando alcuni dei residenti delle palazzine al civico 18 di via Fornaci, denunciarono il degrado, il disinteresse dell'amministrazione e le svariate criticità che imperversano da tempo in tutta l'area. Un allarme caduto nel vuoto e allora, a distanza di sei mesi esatti, in tanti sono ritornati alla carica. Lungo la strada periferica che conduce dal quartiere Corea al Villaggio Ulla, da quasi dieci anni attendono che venga sistemato il parcheggio antistante le abitazioni. Ad oggi, “nonostante le reiterate promesse”, le vetture sostano infatti su una distesa di fango e ghiaia, con buche sparse ovunque. Tra macchine abbandonate (forse rubate) e degrado diffuso. "Dopo aver sollevato la questione in Comune - avevano sottolineato ad aprile i residenti - l'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è stata della ghiaia". Ed oggi, visto il reiterato immobilismo, tornano alla carica, cercando di “sfruttare” la tradizionale verve che anima ogni amministrazione nei mesi antecedenti una tornata elettorale. "Ci avevano detto che c'era un progetto per trasformare questa distesa di terra in un parcheggio vero e proprio - sottolineano i residenti di via Fornaci - ma fino ad oggi abbiamo sentito solo parole. E allora, siccome a breve si dovrà andare a votare, proviamo a farci sentire nuovamente. Chissà che questa volta, fosse solo per racimolare qualche voto in più, qualcuno non decida di far seguire i fatti alle parole". I problemi dell'area, però, non sono legati unicamente al piccolo parcheggio e coinvolgono l'intero percorso di riqualificazione della zona, a detta di tutti naufragato inesorabilmente nonostante i buoni propositi. Si va da una strada, con relativi marciapiedi, praticamente sprofondata nel suolo, fino alla manutenzione totalmente assente del canale che costeggia la ferrovia, dove bastano due gocce di pioggia per far allagare l'intera via. "Sta arrivando la brutta stagione - sottolineano ancora i residenti -, prepariamoci a tirare fuori il canotto dal garage. Sono bastate due gocce di pioggia e la strada si è nuovamente allagata. Figuriamoci quando le precipitazioni si faranno più intense”. I residenti, poi, rincarano ulteriormente la dose. "Dove sono finite tutte le promesse, i progetti, le rassicurazioni dei nostri cari amministratori? Non abbiamo chiesto ci venga costruito sotto casa un aeroporto, ma solo che vengano messi a posto il parcheggio e la strada. Opere già previste che però stiamo attendendo da anni. Di solito - concludono - questi sono i mesi in cui i politici iniziano ad andare in cerca di voti. Ecco, che vengano a chiederceli di persona, saremo ben contenti di darglieli".
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