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IVREA. Non arriva la carta di identità elettronica

IVREA. Non arriva la carta di identità elettronica
Arriva la carta d’identità elettronica? Non ancora! Seppure sarebbe un passo scontato per una città, come Ivrea, che per la sua storia e tradizione, dovrebbe essere all’avanguardia per quanto riguarda i temi dell’innovazione digitale, senza aspettare l’obbligatorietà dell’adeguamento previsto per il 2018. Ivrea non sarebbe la prima della classe considerato che già 153 comuni, senza distinzione dimensionale alcuna, si sono adeguati e la renderanno disponibile a partire dal 2016. Che cosa si aspetta, quindi? Lo ha chiesto Tommaso Gilardini con una mozione presentata ed approvata nell'ultimo consiglio comunale. Ma con molti dubbi. La strada del digitale, infatti, non sarebbe così vantaggiosa.. "A Torino, città pilota – spiega il capogruppo Pd Fabrizio Dulla – ci sono stati ritorni al cartaceo per problemi tecnici. Essere pionieri, quindi, anche nei disagi, direi che non sia il caso". La pensa allo stesso modo l'assessore Enrico Capirone: "molti comuni che in passato hanno fatto da apripista, hanno affrontato dei problemi, anche per il mancato ritorno degli investimenti. Stiamo approfondendo. Pur condividendo lo spirito chiederei che la mozione non avesse carattere di imperativo ma di valutazione". Tecnicamente si tratterebbe di un badge che somma le informazioni anagrafiche e le informazioni comprese nel codice fiscale, con un collegamento alla tessere sanitaria. Chiaro che per un cittadino sarebbe un'agevolazione per diminuire i documenti da portarsi dietro ma anche per non incorrere in periodici rifacimenti presso gli uffici comunali. "Nel 2017 – osserva Gilardini, e lo ha ribadito anche Francesco Comotto – del cartaceo si potrebbe anche fare a meno..."
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