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VENARIA. Sono nati “I Giovanniti” e hanno a disposizione 15 mezzi per il soccorso

Dalla metà del mese di aprile, in via San Francesco d’Assisi è nata una nuova associazione che fa del volontariato una ragione di vita: la “S.o.g.i.t. - I Giovanniti”.

Il sodalizio, presieduto da Rosangela Bocchino e con vicepresidente Walter Candela e Fulvia Latini quale responsabile e coordinatrice dei volontari, ad oggi è composto da una trentina di volontari, dai 18 anni in avanti.

“Nel quotidiano ci occupiamo prevalentemente di servizi di accompagnamento, con auto e pulmini attrezzati - spiega Candela - di persone che necessitano di cure per conto delle Asl TO1, TO2, TO3, TO4 e TO5, ovvero da Torino alle Valli di Lanzo. Ma svolgiamo anche servizi di assistenza durante manifestazioni sportive o di massa, nonché svolgiamo servizi di ambulanza per trasporti ordinari ed urgenti di emergenza 118, con idoneo e certificato personale volontario, regolarmente inserito ed assicurato così come prevedono le normative vigenti in materia. Bisogna precisare come noi siamo una base del 118 estemporanea, ovvero che diamo disponibilità per questo servizio dalle 7,30 del mattino alle 23”.   

Nei primi giorni di servizio, i Giovanniti sono usciti con una media di dieci interventi al giorno, fra i servizi sopra descritti e richieste di intervento per prestare soccorso a persone che hanno avuto un incidente stradale.

Nella sede operativa di via San Francesco d’Assisi 8, è presente un centralino a cui fanno capo le richieste di servizi ordinari ed urgenti “ed è in grado entro brevissimo tempo di dare ogni risposta in merito - spiega ancora Candela - e di fare intervenire il mezzo più idoneo allo svolgimento del servizio richiesto, comunicando costantemente con il veicolo su strada e con i volontari”.

Il parco mezzi è davvero importante: “Sono quindici i mezzi fra autovetture, pulmini, pulmini con pedana caricatrice, veicoli ad uso speciale per trasporto di emoderivati ed organi, ambulanze di soccorso con defibrillatori a bordo. E ogni anno copriamo circa 350mila chilometri”.

L’associazione in queste settimane è riuscita ad inserirsi nel tessuto sociale di Venaria: “Ci stiamo facendo conoscere dalla cittadinanza. Teniamo a ribadire che non siamo un ostacolo ad altre associazioni o aziende che svolgono il nostro stesso lavoro. E, soprattutto, non vogliamo diventarlo. Vogliamo essere un aiuto, perché siamo anche disponibili a sopperire ad eventuali carenze di questi servizi oggi presenti sul territorio”.

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