Stefano Filiberto si ripresenta. L'ex sindaco, oggi all'opposizione, correrà, alle prossime elezioni comunali, per riconquistare la fascia tricolore. Lui, al momento, ci va cauto. Non conferma né smentisce la notizia. "Non è ancora detto – commenta, contattato al telefono -, tra qualche settimana scioglieremo le riserve. E' un po' come quando una donna è incinta, fino al terzo mese non lo si dice in pubblico". Malgrado la delusione del 2010, quando venne sfiduciato con le dimissioni in blocco presentate dalla minoranza insieme ad una buona fetta della maggioranza ed il Consiglio Comunale sciolto, Filiberto, 53 anni, dipendente dell'Agenzia delle Entrate, ed un'esperienza amministrativa iniziata quindici anni fa, ha ancora voglia di rimettersi in gioco. Ma ad una condizione. "Bisogna solo vedere – precisa - di formare una buona squadra per andare avanti". E le sorprese potrebbero non mancare... Tanto per cominciare Filiberto sarà appoggiato da Fabio Forneris,43 anni, geometra in paese, il suo studio si trova quasi di fronte al municipio, capogruppo dell'altra minoranza "Un paese in comune", già impegnato in alcune associazioni locali come gli Sbandieratori ‘d l’eva d’Or. Da tempo i due starebbero lavorando al progetto. La sintonia si è percepita, eccome, in questi cinque anni. Un mandato tranquillo, trascorso senza grandi proteste ma alle votazioni le loro posizioni sono state quasi sempre allineate. Pochi mesi fa una conferenza stampa congiunta per denunciare l'aumento delle tasse e la gestione rifiuti (ancora oggi manca il porta a porta). "Feletto è tra i Comuni ad avere tra le imposte più salate del territorio" hanno sottolineato e c'è da giurarci che il tema sarà tra i loro cavalli da battaglia. Soprattutto, per Filiberto, vincere le elezioni sarebbe una rivincita nei confronti non tanto del primo cittadino Giovanni Audo Gianotti, in forza della loro rivalità storica, ma del vicesindaco Loretta Garello, seduta su quella poltrona grazie ad un'alleanza (o "tradimento" come lo ha sempre definito lui) costruita per batterlo alle ultime elezioni del 2011. Filiberto, dopo un'esperienza come consigliere d'opposizione, si era candidato ed aveva vinto nel 2008, portando con sè in lista la Garello. Ma il rapporto si era deteriorato rapidamente tanto da portare la donna a costituire, prima, un gruppo autonomo, poi ad organizzare in blocco le dimissioni per far cadere Filiberto nel maggio 2010. Furono anni di fuoco: discussioni accese, urla, pugni sul tavolo, denunce, poi il commissariamento.
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