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SETTIMO TORINESE. "Occorre innovare il sistema dei rifiuti per crescere"

Mr Pack è un cassonetto intelligente che al suo interno può contenere da 2 a 8 cassonetti tradizionali da 1100 litri. Il sistema di controllo della macchina identifica l’imballaggio, lo movimenta all’interno verso il cassonetto da riempire ed avvisa Seta quando è il momento di eseguire lo svuotamento, che potrà avvenire su chiamata utilizzando un normale compattatore.   Come funziona la raccolta dei rifiuti contenuti al suo interno? “La plastica viene suddivisa per tipologie- spiega Marco Torchio, responsabile Mr Pack-. Nei cassonetti intelligenti si possono inserire solamente i rifiuti di flusso C, che rappresentano il 50% in volume e il 30% in peso degli imballaggi nella raccolta porta a porta. Il Flusso C è il materiale di maggior valore per la filiera del recupero, vale 394 euro a tonnellata. Seta raccoglie i rifiuti già selezionati dentro Mr Pack e li porta a Corepla (consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi di plastica)”.   Quali sono i vantaggi di Mr Pack? “Ci sono vantaggi economici come razionalizzare i circuiti di raccolta, eliminando dai cicli misti e con alta presenza di impurità il Flusso C, in modo da avere meno volume nel sacco della plastica porta a porta e poter così diminuire i passaggio della raccolta da una settimana a 15 giorni. Massimizzare i contributi Corepla, riducendo i costi di selezione, perché Seta in Mr Pack trova già i rifiuti selezionati e non deve effettuare un ulteriore smistamento. Mentre i vantaggi ambientali sono la riduzione dell’emissione di anidride carbonica, collegata alla gestione del ciclo dei rifiuti, aumentare le quantità delle raccolte differenziate e migliorare la qualità merceologica del materiale raccolto, facilitando tutto il ciclo della filiera di recupero”.   Perché sono stati inseriti dei cassonetti vicino ad ogni Mr Pack? “Alcune persone portano imballaggi che non vengono riconosciuti o sono contenuti dentro una borsa di plastica che poi non sanno dove lasciare. Così sono stati posizionati i cassonetti per evitare che alcune persone lascino a terra i rifiuti non idonei. Anche se, purtroppo, la gente ci butta di tutto dentro”. Qual è l’obiettivo di Mr Pack? “La grande crescita sociale di un sistema. L’immondizia è lo specchio sociale della società. Con Mr Pack vorremmo far crescere intellettualmente i cittadini e creare un valore, farli comprendere che quell’oggetto, il rifiuto, voce del verbo “rifiutare”, vale. In questi anni il buco vero del sistema rifiuti è stato non avere una progettazione, un'evoluzione. Per questo ora cerchiamo delle soluzioni per eliminare questo divario, Mr Pack è una strada tracciata, abbiamo iniziato nel 2006 e ci siamo dovuti impegnare molto per spronare ad utilizzarlo. È un sistema innovativo realizzato con i comuni che vive di coinvolgimento, di risorse locali, di lavoro in rete”.   Secondo lei è possibile realizzare una macchina simile per altri tipi di materiali, per esempio il vetro? “Sì. È un sistema in evoluzione e non è detto che non si possa realizzare con diverse tipologie di imballaggi e materiali”.      
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