Condannato a nove mesi di reclusione (senza condizionale) e al pagamento di 1500 euro di multa. Questa la condanna pronunciata dal giudice Ludovico Morello del Tribunale di Ivrea nei confronti di Alessandro Astori, giovane classe 1989, residente a Busto Arsizio, ritenuto colpevole del reato di detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio. Perché il processo ad Ivrea? Nei guai, Astori, ci è finito in seguito ad una piazzata dei Carabinieri fuori dal perimetro del rave party che si stava svolgendo a Montanaro la notte del 26 ottobre 2014, l'ennesimo rave party a base di cocaina, alcool e musica, affollato da giovani provenienti da tutto il nord Italia, sulle sponde del torrente Orco, dove si era recato in compagnia della fidanzata e a tre amici. Il giudice ha accolto la richiesta di condanna presentata dal Pubblico Ministero Michela Begogné: Astori era stato colto in flagrante mentre, nella sua auto, al posto di guida, calava una striscia di droga su un cd. Durante la perquisizione i militari avevano rinvenuto anfetamine, ecstasy, LSD. Droga tutta confezionata in involucri: francobolli, pastiglie o palline. "Chiaramente compatibili con la finalità di spaccio" ha sottolineato il magistrato. Inutile il tentativo degli amici, tutti sentiti durante l'udienza di venerdì scorso, prima delle arringhe degli avvocati. "Ci siamo recati alla festa perché pensavamo fosse legale, per entrare abbiamo dovuto pagare. Siamo arrivati alle due di notte ed Astori ha tirato fuori una specie di borsetta, pochette. In quel momento sono arrivati i Carabinieri – ha raccontato in aula la fidanzata Sara Rubini -. Ci hanno bussato alla portiera. Abbiamo abbassato il finestrino e ci hanno chiesto che cosa Astori stesse stendendo sul cd". L'amico Cristian Nardella ha aggiunto che "quella festa nemmeno ci piaceva, volevamo già andarcene via, non ho visto Astori fare uso di stupefacenti". Alla domanda se anche loro fossero in procinto di farne uso, tutti i ragazzi hanno risposto "no", ma non l'hanno data a bere al giudice malgrado i tentativi difensivi dell'avvocato Alessandro La Varetta. Quantitativi troppo elevati: come ha riferito il Maresciallo Tedesco, erano stati consegnati ben otto reperti presso il laboratorio di analisi scientifica di Torino. Astori portava con sé ben undici involucri di anfetamina, più di quattro dosi di LSD ed oltre dieci dosi di foglie di cannabis.
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