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SAN GIUSTO. Fabbricati in amianto, bruciati 15mila euro svincolati dal Patto

SAN GIUSTO. Fabbricati in amianto, bruciati 15mila euro svincolati dal Patto

Libonati Giuseppe, Prono Moreno e Saya Josè

Fabbricati comunali ancora in amianto. A San Giusto un paio, situati in via Aosta, vicino al camposanto, hanno ancora coperture in eternit. Sono alloggi, dati in affitto. Abitati. Che sia opportuno intervenire, ed eliminare quel materiale che oggi si sa nocivo, lo sanno anche i muri. Lo sa l'Amministrazione Comunale che, all'inizio dell'estate scorsa, si era appellata al decreto legge ed aveva ottenuto lo svincolo dal Patto di Stabilità di 15mila euro per procedere alla bonifica. Peccato che, da allora, i lavori non siano mai stati svolti, né individuata la ditta. Ed ora? Con l'inizio del nuovo anno, sparito il Patto di Stabilità, entra in gioco il Pareggio di Bilancio. Decisamente più restrittivo. Perché dice che, per poter mettere una cifra a bilancio, in uscita, bisogna trovare altrettanti soldini in entrata. Che significa è presto detto: che per bonificare o si aumenterà qualche voce, ed oggigiorno, a parte i tributi, i Comuni possono ritoccare ben poco, con il rischio di un ulteriore aumento delle tasse, oppure si dovrà cercare col lanternino, tra le pieghe delle spese, quali sono rimandabili. Si potrebbe, per esempio, tagliare a metà il capitolo relativo alla manutenzione delle strade, ammontante a 30mila euro, ed usarne una parte per l'amianto. Di certo c'è che la minoranza consiliare non lascerà correre. Ed anzi Moreno Prono, Giuseppe Libonati, Josè Saya e Fabrizia Simondi han già protocollato un'interpellanza, in vista del prossimo Consiglio Comunale. "I lavori, secondo il decreto legge – ricorda, tecnicamente, Saya - dovevano concludersi entro il 31 dicembre. Anzi: entro quella data la ditta andava pagata. Siamo stati alla finestra ed i risultati ci danno ragione. Un altro treno perso, con il fatto grave che là dentro ci sono delle persone". Per Saya non ci sono dubbi: "formalizzando la domanda – commenta -, hanno formalizzato l'emergenza. Dall'estate scorsa avevano tutto il tempo di individuare la ditta specializzata e concludere l'intervento. Che farà ora l'Amministrazione?". La minoranza, già nel mese di settembre, aveva richiesto un piccolo censimento per apprendere il quadro degli stabili ancora contraddistinti da amianto.
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