Anche se non completamente contenta, Barbara Virga è soddisfatta per la nascita della Commissione Antimafia.
Certo, avrebbe voluto l'estensione del progetto alla trasparenza amministrativa, ma è comunque un punto di partenza importante, perché narnaria inizia a lavorare verso la lotta alle mafie. Ed oggi come oggi non è roba di poco conto.
“Una mozione che impegna il sindaco e la Giunta di Venaria Reale ad istituire la Commissione Antimafia, lanciata a luglio dalla sottoscritta – commenta Virga - redattrice del documento approvato e anche della seconda mozione in tema, bocciata dalla maggioranza. Dall’inizio del mandato abbiamo sostenuto con fermezza che una Commissione Speciale condivisa da tutte le forze politiche rappresentasse lo strumento appropriato per dare un segnale istituzionale concreto di presa di coscienza del fatto che Venaria, con il suo patrimonio, può rappresentare una realtà appetibile da parte della criminalità organizzata. E lo dimostrano le operazioni di polizia degli ultimi quattro anni, salite a tre con gli arresti dell’operazione Big Bang dei giorni scorsi”.
La “indipendente piddina” non poteva commentare senza un po' di polemica su quanto accaduto: “I grillini a dicembre ci hanno bocciato una mozione sulla trasparenza, motivata da alcuni episodi su cui abbiamo richiesto accertamenti in corso. Ed io temevo che volessero rimangiarsi anche la Commissione Legalità, che ha come presupposto e conseguenza proprio la trasparenza, così come è poi successo. Per questo l'abbiamo protocollata prima di loro, non per avere la paternità ma per una questione di correttezza. E poco importa se tra i due testi, entrambi redatti dalla sottoscritta, è stato approvato quello protocollato dai pentastellati, respingendo l’emendamento con cui volevamo ripristinare i capoversi sulla trasparenza. La lotta alla Mafia non è questione di medaglie appuntate sul petto. Ora attendiamo la delibera e vigileremo affinché la Commissione Antimafia sia un organismo davvero efficace nella prevenzione delle infiltrazioni all’interno della pubblica amministrazione e non solo uno strumento di propaganda dei grillini”.
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