Cerca

SETTIMO TORINESE. Cena dai sapori afghani

Integrazione e accoglienza. Questi sono stati i due temi affrontati durante la cena afghana organizzata mercoledì sera, presso Il Ristorante della Suoneria, dall’associazione Casa dei Popoli. Il presidente Cinzia Messineo ha accolto le operatrici di Piam Onlus- un’associazione laica di Asti, nata nel 2000, che si occupa di donne e immigrazione, con particolare attenzione alle persone che si prostituiscono- che hanno presentato il loro progetto di accoglienza diffusa, ossia la disponibilità da parte di famiglie, italiane e straniere, ad accogliere nella propria casa un richiedente asilo.   Fatima, mediatrice interculturale del sodalizio astigiano, originaria del Ghana, ha raccontato la sua personale esperienza con un ragazzo rifugiato, che dopo aver imparato l’italiano e trovato un lavoro, ora vive da solo e, a sua volta, ha accolto un migrante. Non sempre le cose vanno così bene, ci sono state anche esperienze negative, nonostante ciò l’accoglienza diffusa ad Asti sembra funzionare. “Sarebbe bello riuscire a realizzare questo progetto anche sul territorio di Settimo- dichiara la Messineo-. La loro esperienza è la conferma che si può fare”.   Anche Casa dei Popoli è sempre in prima linea per integrare e accogliere i migranti. La cucina con piatti tipiche dell’Afghanistan, come il kheer e il sabzi, infatti, mercoledì è stata a cura di Hussein Shoukat, soprannominato “Lo zio”, e Gull Wali, due richiedenti asilo ospitati al centro Fenoglio che hanno portato in tavola i sapori della loro terra. Durante la serata, inoltre, è stato allestito un banchetto di artigianato afghano a cura del Comitato di difesa, sostegno e promozione dei diritti delle donne afghane.      
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori