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STRAMBINESE. Comuni contro Smat. No al progetto da 300mila euro

STRAMBINESE. Comuni contro Smat. No al progetto da 300mila euro
Comuni contro la Città Metropolitana. Le Amministrazioni di Strambino, Romano e Mercenasco hanno preso posizione ed hanno deciso di dire "no" al mega progetto della Smat che prevederebbe di collegare i loro acquedotti a quello di Ivrea, collegando tutta la tratta. Lo hanno fatto con delibere di Giunta approvate nei giorni scorsi. "Sentita anche la popolazione – motivano i rispettivi Sindaci - riteniamo opportuno che l’acquedotto già consortile mantenga la sua identità, continuando a svolgere la sua funzione in modo indipendente da quello di Ivrea". Perché collegarsi col rischio di dover sacrificare le proprie risorse idriche per la città dalle rosse torri, che ad oggi non possiede nemmeno impianti al passo con i tempi? I piccoli comuni rivendicano così la loro autonomia. Anche perché non intravedono l'utilità di un tale e corposo investimento, specie quando ci sarebbero altri problemi da risolvere (da mesi montano le proteste nei vicini paesi di San Martino e Perosa perché la tratta è vecchia, l'acqua sgocciola marrone dai rubinetti e solo dopo serrati solleciti, l'altra settimana, sono partiti i lavori). "Nei quasi ottant’anni di funzionamento del nostro acquedotto – ricordano le tre amministrazioni -, non si sono mai verificati gravi carenze di fornitura di acqua potabile o evidenti fenomeni di inquinamento, tali da dover prevedere interventi come quelli progettati". Bocciato, quindi, il progetto definitivo, dal valore di 392mila euro redatto dall'Ingegner Alberto Tognoli con studio a Ivrea, tra 347mila euro di importo lavori e 45mila euro di somme a disposizione dell'amministrazione. Le delibere verranno trasmesse alla Società Metropolitana Acque Torino e all’Autorità d’Ambito Torinese ATO3.
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