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21 Novembre 2015 - 15:57
La Reggia di Venaria
Smart communities e sharing economy sono i settori da cui gli italiani si aspettano un decisivo cambio di passo per rilanciare la crescita del Paese. E' quanto emerge da 'Lezioni di futuro', il charter sull'innovazione che Edison ha consegnato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in occasione del Digital Day oggi alla Reggia di Venaria.
Il progetto, realizzato in collaborazione con Wired, pone in dialogo il pensiero collettivo raccolto in rete con il punto di vista di tecnici ed esperti. I due settori vincitori hanno raccolto un consenso rispettivamente dell'87,3% e del 76,8%. Le comunità intelligenti sono considerate il terreno fertile da cui scaturiscono nuove idee (per il 35% della rete) e contribuiscono a migliorare notevolmente la qualità della vita (21%).
L'economia condivisa, invece, permetterà di avere (ha raccolto circa il 44% dei commenti positivi) servizi nuovi, competitivi e a basso costo. Al terzo posto con il 76% delle preferenze, gli italiani immaginano lo sviluppo delle biotecnologie, che sono il cuore del progetto annunciato pochi giorni fa dal governo per l'ex area di Expo 2015. In questo caso, la fiducia è legata al fatto che le biotecnologie contribuiranno a creare un mondo più sostenibile e a misura d'uomo (61%), e a produrre più cibo (27%).
Il charter consegnato da Edison al presidente Matteo Renzi contiene "spunti interessanti". Lo sostiene Andrea Prandi, direttore comunicazione dell'azienda.
"Abbiamo lavorato sei mesi ad Expo sull'innovazione - spiega Prandi - sentendo dei grandi visionari, ma anche persone semplici, persone che lavorano, progetti di start up e quant'altro. Abbiamo raccolto anche dalla rete le idee delle persone sull'innovazione e oggi le abbiamo consegnate al premier".
Secondo la ricerca, sostiene Prandi, "fondamentalmente la gente ritiene che il Paese possa andar meglio, possa essere più semplice, come ha detto anche Renzi oggi, grazie alle social communities e alla sharing economy. Pensa che la vita costerà anche meno e che ci saranno più opportunità di lavoro".
"Ho l'impressione - conclude - che anche questa idea di portare a Milano nella zona dell'Expo un polo sulle biotecnologie sia vincente, perché era al terzo posto tra le cose più importanti che possono cambiare il Paese".
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