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IVREA. Csi cambia le carte in tavola ma si apre uno spiraglio

IVREA. Csi cambia le carte in tavola ma si apre uno spiraglio

Disoccupazione

L’Assemblea del CSI Piemonte, giovedì scorso, ha deliberato all’unanimità la prosecuzione del progetto di salvataggio del CIC. “Avviato - sostengono in un comunicato stampa - per garantirne la continuità aziendale ed ha formulato un atto di indirizzo in questo senso nei confronti del CdA. Cosa bolle in pentola cerca di spiegarlo con toni per certi versi trionfalistici, per altri criptici, il Presidente del CSI Riccardo Rossotto. “Il CSI - dice - ha scelto, dopo una continua ed approfondita interlocuzione con gli altri soci del CIC, di continuare un complesso e articolato processo mirato al suo possibile salvataggio. La delibera di indirizzo approvata oggi, all’unanimità dall’Assemblea dei soci del CSI, ci permette, come Consiglio di Amministrazione, nel poco tempo a disposizione, di poter verificare con gli altri soci del CIC la percorribilità di una soluzione, certamente complessa sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista amministrativo, ma che potrebbe permettere davvero il salvataggio del Consorzio di Ivrea”. Dice “possibile salvataggio”. Dice “nel poco tempo a disposizione”. Dice che ha una “soluzione che potrebbe permettere ma...”. Ma non la si era già trovata? Non si era forse deciso di vendere a Csp Spa passando a Csp tutte le commesse? In base a quanto si è capito, ma capirci qualcosa non è così facile, il CSI garantirà il 100% delle commesse a Cic per il 2016, garanzia che scenderà al 60% per i due anni successivi. Resta ora da capire se a Csp spa, cioè al privato che ha partecipato al bando e che si accollerà tutti e 118 i dipendenti più 3 milioni di euro di debiti, questa cosa sta bene oppure no. E se sarà un “si”, e non è poi così scontato, nei prossimi giorni si procederà con la compravendita delle quote del Comune di Ivrea, all’Asl To4, passando per Csi e tanti altri piccoli comuni. Oggi peraltro sono previsti due passaggi chiave, un’assemblea straordinaria del Cic, per la formalizzazione di quanto deciso e, nel pomeriggio, se tutto andrà come si spera che debba andare, il deposito della documentazione in tribunale. “Abbiamo seguito la vicenda del CIC fin dall’inizio - commenta l’assessore regionale  Giuseppina De Santis  - ci tengo a sottolineare che le competenze costruite negli anni, il lavoro di 118 persone e i servizi erogati e apprezzati a livello territoriale, sarebbero andati persi senza l’impegno del Cda del CSI Piemonte nell’individuare una soluzione, che dovrà poi essere condivisa dai Soci di CIC  e validata dal Tribunale di Ivrea”. Qualche dubbio ce lo hanno i sindacati. Domanda: e se Csp non riuscisse in quel “biennio successivo” a trovare altri clienti? Difficile ipotizzare, credere e pensare, che tra un anno la “politica” si darà da fare con la stessa intensità di oggi...
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