Coldiretti sollecita soluzioni alle criticità emerse rispetto agli argini proposti da Aipo e Regione Piemonte per mettere in sicurezza l’abitato di Verolengo e la frazione di Colombaro nei confronti delle possibili esondazioni del fiume Po. «Viene proposto il potenziamento dell’argine esistente in difesa di Verolengo e sono previsti due altri argini, a protezione delle abitazioni – spiega Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino –. Alcuni nostri associati, che hanno le cascine nelle zone interessate dai manufatti, proposti da Aipo e Regione a salvaguardia di Verolengo, hanno posto l’attenzione sulla realizzazione di un argine in prossimità di un sottopasso e sulla chiusura dell’argine lungo la strada provinciale 94. Il rischio è che, a fronte di queste opere, l’acqua possa ritornare indietro coinvolgendo la frazione Colombaro». Nei giorni scorsi, l’amministrazione si è confrontata con Coldiretti. Tra i presenti il sindaco di Verolengo Rosanna Giachello e l’assessore all’agricoltura e alle frazioni Tiziano Matta, alcuni tecnici Aipo e funzionari della Regione Piemonte. Coldiretti Torino era rappresentata dal presidente Fabrizio Galliati, dal segretario di zona Giancarlo Chiesa, dal responsabile del settore Territorio Gian Luigi Surra. Presenti anche gli imprenditori agricoli Giovanni Casale e Dario Peia Mezzano, che hanno le cascine nelle zone interessate dagli argini. «Durante la riunione – aggiunge Fabrizio Galliati – tecnici Aipo e funzionari della Regione Piemonte hanno sostenuto che, in base a studi idraulici, la realizzazione delle opere previste dovrebbe portare a un innalzamento di pochi centimetri dell’acqua, tale da non destare preoccupazione». Un altro problema sollevato da Coldiretti durante la riunione riguarda le opere da realizzare per mettere in sicurezza la frazione Colombaro. «Abbiamo compiuto un sopralluogo – spiega Fabrizio Galliati –. Nella zona esistono già due argini, costruiti da privati, nel 1800. Molto probabilmente la soluzione che si potrà individuare è la manutenzione degli argini e la realizzazione di un passaggio sotto la strada provinciale 94, un’arteria realizzata dopo le esondazioni. La realizzazione di uno “scatolato” sotto la provinciale potrebbe consentire il deflusso dell’acqua, evitando l’effetto diga». Il presidente Fabrizio Galliati chiude: «Nei prossimi giorni l’Aipo, anche alla luce del sopralluogo terminerà lo studio e lo trasmetterà all’amministrazione comunale che, successivamente lo consegnerà alla Coldiretti. Va anche detto che sia per la manutenzione sia per poter realizzare nuove opere a difesa di Verolengo occorrerà uno stanziamento della Regione Piemonte, attualmente non ancora previsto. Ricordo che nell’anno 2000 e nel 2004, l’abitato di Colombaro ha avuto esondazioni con il livello dell’acqua che ha raggiunto dai 20 ai 50 centimetri. Dalla riunione è emerso che si stanno compiendo i primi passi per la messa in sicurezza dell’area. Un problema che la Coldiretti chiede di affrontare e risolvere in tempi brevi».
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