A fronte delle numerose e contrastanti informazioni che stanno circolando in queste settimane tra gli abitanti della Valchiusella sulla vicenda dell’impianto di accoglienza turistica e sciistica di “Palit”, l’Unione di Comuni Montani Valchiusella (Alice Superiore, Trausella, Pecco, Issiglio, Rueglio, Brosso, Vico Canavese e Lugnacco) intende chiarire la sua posizione: “L’Unione non ha mai avuto alcuna intenzione di ostacolare la riapertura di Palit, a differenza di quanto il consigliere di Traversella Marco Puglisi ha cercato di far pensare...”. E poi ancora: “Nessuno dell’Unione ha intenzione di ostacolare la riapertura dell’impianto turistico, che rappresenta una delle poche attrazioni della valle, soprattutto per ciò che riguarda gli sport invernali. Ci auguriamo, anzi, che la struttura possa ripartire e decollare quanto prima”. Il Presidente dell’Unione di Comuni Montani Valchiusella, Antonio Nicolino, e il Sindaco di Trausella, Mario Marubini, sottolineano che “lo scorso 18 giugno, presso la sede della ex Comunità Montana Valchiusella, Valle Sacra e Dora Baltea, alla presenza del Commissario Monica Vacha, che aveva convocato l’incontro, era emersa la possibilità di dare la titolarietà dell’impianto di Palit al solo Comune di Traversella che avrebbe poi potuto gestirne liberamente le tempistiche e l’affidamento...”. Una decisione nata dopo una attenta discussione tra i diversi rappresentanti dei Comuni dell’Unione, tutti concordi nel voler rilanciare l’area. “In tale occasione - aggiungono Marubini e Nicolino - la dottoressa Vacha aveva proposto di affidare gli impianti al Sindaco di Traversella ed al Consigliere Marco Puglisi, con tutti gli oneri ed onori che questo passo implica. Lo stesso Puglisi, come riportato nel verbale della seduta, ha fatto però presente di non essere d’accordo per la proprietà esclusiva dell’impianto, dicendo testuali parole: “Assolutamente no! Non lo vogliamo! Tenetevelo voi!”. Infine l’Unione ci tiene a sottolineare che “è ancora oggi in attesa della decisione della Regione Piemonte per quanto attiene il riparto dei beni della vecchia Comunità Montana e, pertanto, non ha in carico alcunché in merito alla sciovia ed al complesso di Palit e non può portare avanti alcuna azione ostativa come più volte sostenuto dal Puglisi. In conclusione: Palit poteva essere di Traversella, che avrebbe potuto amministrare tempistiche e gestione come meglio avrebbe ritenuto opportuno, ma Puglisi ha detto: “Assolutamente no!”.
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