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L'appello di Confesercenti: “Tares insostenibile, si riducano i costi”

L'appello di Confesercenti: “Tares insostenibile, si riducano i costi”
Dopo l’audizione sul problema Tares, tenutasi la scorsa settimana davanti alla Commissioni consiliari I e III del comune di Torino, Stefano Papini, presidente di Confesercenti, non usa mezzi termini per invocare una riduzione dei costi: “Abbiamo ribadito che il previsto aumento del 20% per le imprese di vendita e di somministrazione che producono rifiuti umidi è insostenibile: si tratta di aziende già penalizzate da una congiuntura economica drammatica, le cui marginalità sono ridotte al lumicino. Gli incontri con l’amministrazione non sono stati ancora risolutivi rispetto al vero problema: quello del costo del servizio in sé. I dati dimostrano che in altre città paragonabili a Torino il costo della raccolta dell’‘umido’ è notevolmente più basso: ciò chiama dunque in causa la necessità di una profonda revisione industriale, organizzativa e di metodo nella gestione del servizio rifiuti nella nostra città. Questa è la vera sfida. Oggi tutti coloro che - in queste condizioni di costi - sono chiamati a pagare la Tares ne sopportano un peso eccessivamente gravoso, siano imprese o famiglie, ugualmente colpite dalle difficoltà economiche: se ci si limita a piccoli aggiustamenti sui diversi tipi di contribuenti non si risolve la sostanza del problema. “Nell’immediato facciamo presente all’amministrazione che - per quanto riguarda le categorie più colpite dalla Tares - è necessario immaginare un’intervento straordinario di sostegno, di natura analoga a quelli previsti in casi crisi settoriali. In prospettiva, però, vogliamo un servizio rifiuti più efficiente e meno costoso: a vantaggio di tutti, imprese e famiglie”.
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