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SAN GIUSTO. Protesta contro l'allevamento di polli. Petizione alla Città Metropolitana

SAN GIUSTO. Protesta contro l'allevamento di polli. Petizione alla Città Metropolitana

La cascina del Sol

Puzza nauseabonda proveniente dall'allevamento di polli. Col caldo torrido di questa estate, l'aria era irrespirabile. Tanto che a San Giusto, dal mese di luglio, il Sindaco Giosi Boggio, di fronte alle lamentele dei cittadini, ha avviato una raccolta firme, depositata presso gli uffici di Polizia Municipale.

La petizione è stata trasmessa anche alla Città Metropolitana, all'Arpa Piemonte, all'Asl To4, servizio igiene pubblica. Il dito è puntato contro al Cascina del Sol srl di San Giorgio, in strada Ruale. "Dopo molte titubanze – scrivono i promotori – volte a non ingigantire una situazione molto delicata del nostro territorio, mi trovo formalmente a segnalare la persistenza degli odori, derivanti dalla Cascina del Sol. Nuovamente è dall'inizio del mese di luglio che l'odore percepito è decisamente insopportabile durante tutto il giorno e soprattutto la sera fino al mattino inoltrato. L'odore si proroga fino alla Piazza del Municipio, estremamente forte, penetra nelle narici, impregna la biancheria stesa, limita alla popolazione la libertà di soggiornare nei propri balconi e giardini in queste calde serate estive. In questi giorni sono continuamente sommersa di lamentele e mi ritrovo puntualmente a calmare i miei concittadini che minacciano manifestazioni di protesta ed addirittura di bloccare il vicino casello dell'autostrada in segno di dissenso e malcontento. Come amministratori ci sentiamo continuamente ed ingiustamente accusati di inerzia quando è noto che il problema è stato ripetutamente segnalato in tutte le sedi opportune ed istituzionali".

Boggio, nel documento, ricorda che si tenne già un incontro nel novembre 2013 con l'Asl To4 e l'Arpa. Nulla è cambiato, sebbene siano state inviate all'Arpa anche le schede di rilevamento a cura dei cittadini. I residenti della zona di via Pertini e di Strada Ruale si sono anche rivolti al consigliere di minoranza Giuseppe Libonati, con la richiesta di farsi portavoce del malcontento. A nulla sono valsi, nemmeno, i campionamenti effettuati nell'aprile scorso né le innumerevoli telefonate presso la sede di Ivrea dell'agenzia regionale.

"E' vero che la percezione è soggettiva – rileva il Sindaco – ma mi sento di poter dichiarare, senza ombra di dubbio, che l'odore sia veramente forte e non può essere assolutamente sottovalutato per motivi di ordine pubblico".

 
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