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RIVAROLO. Abuso Sipea per caldaia a biomasse. A che punto è la causa?

RIVAROLO. Abuso Sipea per caldaia a biomasse. A che punto è la causa?

Marina Vittone è la capogruppo di Rivarolo Sostenibile dal 2014, quando si è candidata a sindaco per la prima volta. È stata presidente della Pro loco per 9 anni, ma è membro attivo del sodalizio ormai da un quarto di secolo

Opere abusive su un terreno assoggettato ad uso pubblico. E' in corso il contenzioso tra il Comune e la Sipea spa, la società che ha in gestione le centrale del teleriscaldamento del Vallsesusa, si cui le polemiche sono copiose da parecchi mesi a questa parte, tanto da essersi costituito un comitato di cittadini, diventato associazione nel 2014.

La Sipea, come emerso dai sopralluoghi eseguiti dagli uffici comunali nel maggio del 2013, ha costruito una caldaia a biomasse, un sistema di movimentazione ed una platea per il deposito del cippato. Tutto su una parte di terreno, la particella n.300 al foglio 9 della mappa catastale, di cui non ha disponibilità giuridica.

Il Comune aveva naturalmente intimato la demolizione, contro cui la società ha presentato ricorso al Tar nel luglio successivo. Il 18 settembre 2013, con delibera n.176, il Comune si era costituito in giudizio attraverso deposito di una propria memoria scritta.

"Sono trascorsi quasi due anni dall'avvio del contenzioso, da quando il Comune aveva deposto memoria scritta. Eppure un cittadino viene sanzionato per molto meno. Lo stesso principio deve valere anche per le società" tuona oggi Marina Vittone, capogruppo della minoranza "Rivarolo Sostenibile", nonché tra i sostenitori del Comitato "non bruciamoci il futuro", ed autrice di un'interrogazione sul tema discussa nel Consiglio Comunale di fine luglio. A che punto è l'iter? Il Sindaco Alberto Rostagno ha comunicato che, ad oggi, non è ancora stata fissata l’udienza.  

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