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FAVRIA. Evasione: chi non paga è chi ha i soldi

FAVRIA. Evasione: chi non paga è chi ha i soldi

Evasione da capogiro. Soltanto nel 2014 il Comune di Favria si è trovato un buco da 160mila euro. Cittadini che non pagano. Ma il dato che più fa clamore è che, a non versare i soldi, è soprattutto la fascia di residenti dai redditi medio-alti. Quelli che potrebbero permetterselo, eccome! Di contraltare, invece, sono proprio le fasce più povere della popolazione a saldare i conti. "Con fatica, ma pagano" sottolinea il Sindaco Serafino Ferrino, al lavoro, in queste settimane, insieme agli uffici, per individuare i vari creditori. Basta pensare che solo per il servizio mensa, per l'anno scolastico 2014-2015, sono venuti a mancare 20mila euro.

"Abbiamo un'evasione sulla mensa molto elevata – sottolinea il Sindaco -. Per questa ragione, abbiamo adottato una delibera, con cui andiamo a dire che, per chi ha dei debiti con il Comune (può essere per la mensa, per la Tari o per la Tasi), non viene erogato il servizio per cui fa richiesta. Questo vale per tutti i servizi. Innanzitutto invitiamo a versare i pregressi, attraverso una lettera. Quindi procedere ai controlli incrociati con gli uffici".

In questi giorni il Comune sta inviando 630 accertamenti per la tassa rifiuti 2014. "Per una cifra pari a circa 160mila euro – evidenzia Ferrino – e son soldi che, se non versati da chi li deve, vengono ricaricati sul resto della comunità. Non mi pare giusto. Daremo trenta giorni di tempo per pagare e, se la scadenza non sarà rispettata, applicheremo un aumento del trenta per cento, come prevede la legge. Noi siamo intenzionati a continuare su questa linea, fermo restando che, per chi è in difficoltà, tramite assistente sociale, concediamo la rateizzazione".

Ferrino ribadisce la sua incredulità alla situazione paradossale che si continua a verificare: "chi è in difficoltà, comunque, si dà da fare per pagare (non abbiamo un caso che sia uno, di evasione, presso le case popolari), mentre chi ha la possibilità non paga. Io non capisco come sia possibile non pagare, per esempio, il servizio mensa. Perché è chiaro che, se si porta il bimbo in mensa, significa che i genitori lavorano".

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