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20 Agosto 2015 - 10:35
Fiori, musica, mercatini, mostre... Il Sindaco Oscar Ferrero ha centrato tutto il suo programma sulla "cultura". Una strategia che, secondo l'Assessore al Bilancio Silvana Carletti starebbe portando ad una riqualificazione del paese e ad un maggior respiro per le casse comunali, non foss'altro per "gli introiti derivanti dalle pratiche edilizie e dagli oneri di urbanizzazione, relativi alla trasformazione degli immobili in attività commerciali". Così, almeno, ha spiegato giovedì scorso nell'illustrare al consiglio comunale il bilancio di previsione 2015, contraddistinto da una serie di studi, progetti, stanziamenti, richieste di contributi relativi, appunto, alla "cultura". "Hanno aperto nuove botteghe, si stanno riqualificando il centro storico e gli immobili" ha aggiunto l'Assessore.
"Tutta una favola - critica, invece, l'ex Vicesindaco Valter Porrini -. Qui a Romano si spendono soldi per l'ortensieto, per fare scambi di piante, concerti, si fan venire le telecamere di Rai 3 e poi è pieno di famiglie che non arrivano a fine mese..."
E a spulciare bene le delibere e determine sul sito internet ufficiale del comune, sulla "cultura" si è già speso fior di quattrini. 1500 euro dati per i due mercatini, uno a dicembre per il Natale e l'altro, floreale, a giugno. In uno degli ultimi consigli comunali Porrini aveva già lamentato l'assenza regolamento che disciplinasse l'affitto del suolo pubblico, presentato soltanto ad inizio anno, solo ad aver perso le staffe. 5mila euro per realizzare un ortensieto, inaugurato nel mese di giugno al parco della Torre, con tanto di taglio del nastro a cura del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che, come si fa vanto il Comune, sarebbe il più grande del Piemonte, per una lunghezza di seicento metri, più di cento piante ed ottanta specie. L'investimento dovrebbe trovare copertura nell'ambito del progetto di valorizzazione del territorio e dell’ambiente “Carnet Canavese ’900”, già “Musica, lettere e architettura nel 900 – Un percorso nel territorio canavesano”, avviato dal Comune di Romano con l'adesione di Colleretto Giacosa e Parella, e fortemente voluto dalla locale Fondazione Arte Nova di Cristina Ariagno, per cui si erano ottenuti 120mila euro da Compagnia San Paolo e Fondazione Crt, ma su un valore complessivo di 198mila euro, che dovrà essere quindi integrato dai comuni. Tra gli interventi compresi il più sostanzioso, attualmente in corso, è il restauro di Palazzo Bellono (quasi 60mila euro secondo il progetto redatto dall’Arch. Michela Lageard, già costato 15mila euro). E poi tutta una serie di iniziative, dai giochi di strada alle esposizioni artistiche, 3mila euro per l'ufficio stampa per il periodo 2014/2016, altri 8mila euro per "ricerche sul territorio e censimento" al fine di realizzare una guida sull’architettura tra fine 800 e inizio 900.
Già nel mandato precedente la minoranza aveva protestato contro i 36mila euro per il piano strategico redatto dalla TCM, per cui s'era costituito anche un gruppo di lavoro, composto dalla medesima società, insieme (di nuovo) ad Arte Nova, Comune e partner privati. "Soldi spesi per sapere che a Romano esistono delle case sfitte e per mandare un agronomo a distribuire piantine in giro per il paese" aveva protestato sonoramente "Per un paese da vivere".
"Non c'è un ritorno, c'è solo andata – protesta oggi Porrini, che a quei tempi era in maggioranza -. Si concedono locali comunali gratuitamente a privati, assistiamo a movimenti di gente che entra in Comune come fosse casa propria per fare fotocopie. C'è chi lavora e chi suona, qui è tutta una favola. Basta spendere soldi pubblici! E' ora di finirla di regalare soldi a queste iniziative quando la gente non riesce ad arrivare a fine mese".
E non è finita. Perché Porrini, nel mucchio, mette anche i i contributi alle associazioni, come il 3mila euro di contributo a favore della scuola di musica “Crescendo”, gestita dall’Associazione Casafavola Onlus, per 60 ore di lezione nelle scuole. O l'uso gratuito dei locali nell’ex scuola elementare di via Ponte Chiusella all’Associazione Sportiva dilettantistica di arti orientali “Lo spirito e la mente”, presieduta, guarda un po', dal capogruppo di maggioranza Lo Bianco, per organizzare un centro estivo, come se già non bastassero i due centri estivi organizzati dall'asilo e dalla parrocchia.
Persino per "Antiqua", la rassegna internazionale di musica antica, organizzata (toh, di nuovo) da Arte Nova, il Comune ha concesso i locali e si è addirittura premurato di chiedere alle famiglie romanesi la cortesia di ospitare gratuitamente, nelle loro case, gli allievi.
L'ex Vicesindaco precisa di non essere contrario alle iniziative culturali. "Mi sta bene – spiega - che ci siano eventi musicali, scambi di piante, ma non mi sta bene che vengano spesi i soldi dei pubblici. Alla fine, 3mila di qua, 5mila euro di là, tra una concessione e l'altra, il conto è salato e a pagarlo sono i cittadini con le loro tasse. Io presenterò delle interrogazioni per avere risposte in maniera ufficiale in Consiglio Comunale".
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