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ROMANO. Paura per extracomunitari in paese

ROMANO. Paura per extracomunitari in paese

Paura a Romano Canavese per la presenza di extracomunitari, ospitati da delle associazioni presso alcuni alloggi del paese. Si sta diffondendo soprattutto tra gli anziani, timorosi di recarsi ancora in luoghi consueti come il camposanto. La polemica è divampata giovedì scorso, in Consiglio Comunale. A sollevarla, Valter Porrini, ex Vicesindaco oggi ai banchi dell'opposizione. Ha contestato duramente i 15mila euro inseriti nel bilancio di previsione 2015 per le persone bisognose, accusando la maggioranza di pensare soltanto ai fiori e alla musica (continuando a stanziare contributi a pioggia a favore delle solite fondazioni del paese), e di trascurare l'emergenza sociale che invece meriterebbe grande attenzione. "L'anno scorso c'erano i neri, quest'anno gli indiani, i pakistani – ha inforcato Porrini -. Non si può evitare che vadano al cimitero? Siamo sicuri che non ci portino malattie. Viviamo di fiori e musica e per queste cose non si fa nulla". Attacchi che potrebbe sembrare razzisti, ma in un piccolo paese come Romano, in effetti, la presenza di extracomunitari sta generando non pochi allarmismi. "Ci sono state convenzioni tra la Prefettura e le associazioni – ha provato a spiegare il Sindaco Oscar Ferrero -. Non possiamo impedire di affittare degli alloggi oppure alle persone di circolare sul territorio. Possiamo controllare che non si verifichino problemi, stiamo mandando il vigile a sorvegliare". Porrini ha chiesto di far svolgere al vigile almeno un giro al giorno. Stefano De Bei della minoranza "Per un paese da vivere" ha comunicato al Consiglio che ci sono state segnalazioni circa la presenza costante di extracomunitrari al cimitero dove, proprio nei giorni scorsi, è sparito, per altro, un vaso.

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