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IVREA. Medico accusato di omicidio colposo

IVREA. Medico accusato di omicidio colposo

Si prospetta una battaglia di periti nel processo a carico di Elisa Prando, 40 anni, residente a Viverone, medico chirurgo dell'ospedale di Ivrea. Difeso di fiducia dall'avvocato Anna Ronfani del Foro di Torino, deve rispondere, di fronte al giudice Ombretta Vanini del Tribunale eporediese, del reato di omicidio colposo per la morte, avvenuta l'8 giugno del 2010, di Carmelo Cannatà, anziano classe 1927, residente a Bollengo. L'uomo era finito in ospedale in seguito ad un incidente stradale, in cui era rimasto coinvolto il 1° giugno 2010, riportando gravi danni alla colonna cervicale. Secondo il Pm Chiara Molinari, che aveva chiesto il rinvio a giudizio, Elisa Prando avrebbe operato con "negligenza", senza rilevare la lesione traumatica, in seguito alla tomografia computerizzata del tratto cervicale. Prando avrebbe anche omesso la richiesta di nuovi esami, per approfondire il quadro clinico. La frattura, secondo la Procura, doveva richiedere un intervento di fissazione, o comunque l'immobilizzazione del tratto cervicale. Invece Cannatà era stato dimesso, il 6 giugno, senza alcuna precauzione. Le sue condizioni si erano aggravate. Le lesioni si erano estese al midollo. L'anziano era mancato due giorni dopo, tra lancinanti dolori. La vedova, Maria Puleio, si è costituita parte civile con l'avvocato Giacomo Vassia. La prima udienza si è tenuta martedì scorso. Il giudice Ombretta Vanini ha rinviato il processo al 14 dicembre. Verranno sentiti i consulenti di parte.

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