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SETTIMO VITTONE. Triennio scevro di investimenti, solo contributi regionali per dissesto idrogeologico

SETTIMO VITTONE. Triennio scevro di investimenti, solo contributi regionali per dissesto idrogeologico

Niente di niente se non alcuni interventi per mitigare il dissesto idrogeologico e grazie a fondi (sostanziosi, ma non sufficienti per fare tutto, a dire il vero) derivanti dalla Regione. Il piano triennale delle opere pubbliche è, in pratica, carta bianca.

Il Comune si è limitato a recepire i soldi che dovrebbero arrivare dagli enti superiori: due milioni di euro per il Rio Calamia ("ad inizio luglio – ha aggiunto il Sindaco Sabrina Noro in Consiglio Comunale – abbiamo ricevuto la visita dell'Assessore provinciale ed abbiamo risollecitato interventi viste le condizioni del corso d'acqua"), 355mila euro per il rio Revalaso, il canale scolmatore a protezione di Montestrutto con i "6000 campanili", per il 2016 altri 27mila euro per la difesa dell'abitato di Torre Daniele ("che non è detto che otterremo – precisa il Sindaco – ma abbiamo predisposto il progetto preliminare, presentato in Regione"), e comunque opere per altri 2 milioni di euro tra il 2016 e il 2017.

"Sì, e poi?" ha domandato il consigliere di minoranza Domenico Gabriele nella seduta dell'altra settimana, curioso di poter discutere di qualche iniziativa che davvero appartenga al comune. "Sulla sicurezza – ha osservato Gabriele – effettivamente sono stati sviluppati tanti progetti. Chiaramente adesso bisognerà rompere le scatole ai vari Assessori e far capire che la situazione è grave. Ma secondo me ci sarebbero altre linee di intervento". E non ha lesinato qualche esempio. La sicurezza stradale. La scuola. Il recupero di Casa Morelli, specie perché il Comune ha messo qualche soldino (23mila euro) per sistemare l'area esterna di via Broglio, ma senza un'idea sulla destinazione.

"Mi sembra un libro dei sogni" ha giustificato così, il Sindaco, la povertà del proprio programma. "Niente affatto, Sabrina" le ha risposto prontamente Gabriele, non foss'altro che ai tempi in cui lui era Assessore, Settimo Vittone è straripato di opere pubbliche, e non solo perché i tempi erano migliori economicamente... "Io non vedo il vostro impegno su altri settori – ha inforcato Gabriele -, la prevenzione sugli incidenti lungo la ss 26, le fonti rinnovabili piuttosto che le scuole".

INVESTIMENTI: QUASI NULLA

La gestione del Comune, malgrado un bilancio che pareggia qui 2.298.000 euro, si limiterà, più che altro, all'ordinario. Tra il nuovo appalto da 20mila euro per la gestione della viabilità "che – precisa il Sindaco – prevederà anche piccoli adeguamenti degli aedifici comunali", 7mila euro per implementare i pc presso gli uffici, 6mila euro per vie e piazze, 1700 euro per la manutenzione dell'illuminazione pubblica,4mila euro ai consorzi per la gestione di strade coma la pista taglia fuoco da San Giacomo a Carema. Piccolissimi gli investimenti, ridotti a 10mila euro per rifare la toponomastica, "per riordinare la segnaletica, non più rimandabile" precisa Noro.

Tra le briciole, l'Amministrazione ha messo 22mila euro per collocare un chiosco dell'acqua e di detersivi alla spina, 12mila euro per la manutenzione del cimitero, 5mila euro per ricavare un parcheggio davanti alla scuola dell'infanzia, oltre alla messa in sicurezza della scuola media. 22500 euro sono attesi dalla San paolo per la valorizzazione della Pieve di San Lorenzo (attraverso il bando "Intorno al Mombarone- fede e cibo narrano il territorio" con Carema, Nomaglio, Andrate, Graglie e Netro), 13mila euro dalla Smat per un tratto di fognatura. Punto, e basta.

"Abbiamo i cassetti pieni di progetti, realizzato anche con il laboratorio di architettura avviato con il Politecnico- si è difeso il Sindaco -. Non facciamo più mutui perché non vogliamo indebitare il Comune. Di libri sei sogni se ne son scritti tantissimi, dalle Poste alle case popolari". Ed evidentemente, resteranno dei sogni. Mentre la carta continuerà ad aumentare. Noro, infatti, alla faccia dei propri stessi lamenti, ha pensato bene di mettere sul piatti ben 10mila euro per affidare un incarico a dei professionisti esterni perché redigano uno studio sullo sfruttamento delle energie rinnovabili! E 17mila euro per redarre il cosiddetto "piano strategico" relativo alla destra orografica della Dora Baltea.

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