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08 Luglio 2015 - 16:28
sanità
L'ospedale di Venaria è il primo in Italia a sperimentare la nuova tecnologia di produzione in loco di ossigeno ad uso sanitario. Il direttore generale dell'ASL TO3, Flavio Boraso, dopo gli approfondimenti tecnici necessari, ha ritenuto che Venaria rappresentasse il contesto sanitario idoneo per ricorrere a un modello impiantistico innovativo per l'autoproduzione di ossigeno al 93%, estendibile progressivamente ad altri ospedali e presidi sanitari.
La Farmacopea ufficiale prevede, infatti, la possibilità di somministrare l' ossigeno al 93% ai pazienti, nel pieno rispetto delle severe norme di riferimento anche per quanto riguarda la certificazione di qualità relativa alle classi di purezza dell'aria prodotta dai concentratori.
Dal secondo anno, a regime, il risparmio preventivato sull'ospedale di Venaria sarà di circa l'80% della spesa storica per l'ossigeno che, solo per Venaria, ammonta fino a circa 60.000 euro l'anno. L'eventuale implementazione del sistema anche sui presidi ospedalieri maggiori (Rivoli, Pinerolo, Susa), attualmente serviti con ossigeno criogenico, potrà comunque garantire risparmi dell'ordine complessivo del 50%, tenuto conto che ogni anno per Gas medicali l'Azienda investe circa 250.000 euro.
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