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IVREA. Controllore aggredito sul regionale Chivasso-Ivrea

IVREA. Controllore aggredito sul regionale Chivasso-Ivrea

Controlli polfer

Dopo l'aggressione a colpi di machete a Milano, un altro caso di violenza ai danni di un controllore. E' accaduto la scorsa settimana, sul regionale 2057 Chivasso-Ivrea: un passeggero, privo di biglietto, ha insultato il controllore e poi gli ha sferrato un pugno in volto. Fuggito non appena il convoglio è entrato nella stazione di Ivrea, è stato identificato grazie alle telecamere di sicurezza dalla polizia, che lo ha denunciato. Il passeggero violento, un italiano di 44 anni, era già noto alle forze dell'ordine per diversi reati attinenti alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: ora è accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. In serata, il ferroiere è stato accompagnato all’ospedale di Ivrea per essere medicato. Se la caverà con sette giorni di prognosi. Si tratta dell'undicesimo episodio di aggressione ai danni di un capotreno avvenuta in Piemonte dall'inizio dell'anno. Solo il giorno prima la minaccia da parte di Ferrovie e sindacati di stoppare, a partire dal 26 giugno, una serie di treni in Italia nel caso, a bordo, non ci sia il personale delle forze dell'ordine. In Piemonte, i treni più pericolosi, sarebbero tre, tutti sulla linea Torino-Cuneo-Ventimiglia. Questi, come annunciato dalla Polfer, saranno presto presidiati da una pattuglia, al fine di scongiurare così la mancata soppressione. A destare maggior preoccupazione è la tratta Torino-Cuneo, un centinaio di chilometri su cui viaggiano circa 600 passeggeri, con un solo capotreno. In tutte le fermate intermedie non c'è l'ombra di un presidio della polizia ferroviaria e così, sul convoglio, è facile che salgano anche scippatori, persone della malavita e borseggiatori. Una delle fermate più critiche è quella di Carmagnola, dove vi è una maggiore concentrazione di campi nomadi.
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