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03 Luglio 2015 - 10:53
Il consigliere comunale pentastellato Alessandro Chiapetto, nel Consiglio Comunale di mercoledì scorso, come in altre occasioni, ha colto l'attimo per spronare la maggioranza a prendere le distanze da quel partito, il Pd, che alle elezioni dello scorso anno ne ha supportato la lista, ma che è la causa della gran parte dei mali di Rivarolo così come di tanti altri Comuni italiani.
"Persino la Corte dei Conti – ha provato a rinfrescare la memoria Chiapetto - segnala che ai Comuni è stato chiesto uno sforzo di risanamento non proporzionato all’entità delle loro risorse a vantaggio del governo centrale. Infatti nel 2014 all’amministrazione dello Stato, che spende il 60% delle risorse, è stato imposto un taglio pari a 700 milioni di euro. Alle Regioni, che spendono il 21% delle risorse, è stato imposto lo stesso taglio. Ai Comuni, che spendono l’8% delle risorse, è stato imposto il medesimo taglio di 700 milioni di euro! Un taglio così lineare e sperequato non si era mai visto ed è nuovamente previsto nella legge di stabilità del 2015. Inoltre, nel 2014, i dati Istat dicono che il debito dello Stato è aumentato di 13,6 miliardi di euro, mentre quello degli enti locali è diminuito di 0,9 miliardi di euro. Quindi mentre i Piccoli Comuni, da un lato, contribuiscono al risanamento della spesa pubblica continuando a risparmiare, lo Stato continua a tagliare le risorse loro disponibili. Chi meno spende e meno incide sulla spesa pubblica, chi è più virtuoso, attento e oculato, è anche più vessato".
Chiapetto ha invitato anche nuovamente il Sindaco Alberto Rostagno a far la voce grossa nell'ambito della Città Metropolitana. "Mi spiace non averlo visto – ha osservato, pungente – alla manifestazione contro le posizioni che arrivano da Roma, due settimane fa...".
La maggioranza non prende le distanze né le difese. "Mi permetto di distinguere tra l'azione politica e l'azione amministrativa. Io non ho tessere di partito" ha risposto, per primo, il Vicesindaco Edoardo Gaetano, tesserato Pd così come il capogruppo Fernardo Ricciardi, l'Assessore Francesco Diemoz o il consigliere Michele Nastro.
"Io sento di avere le mani libere – ha fatto eco il Sindaco Alberto Rostagno -. Non ho tessere di partito, ho già avanzato delle critiche nell'ambito della Città Metropolitana, ho chiesto un impegno a Fassino, Presidente Anci, e sarò il primo a rinnovare queste critiche".
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