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PONT CANAVESE. Il Museo della plastica

PONT CANAVESE. Il Museo della plastica

Pont. Museo della Plastica. Prodotti degli anni del BOOM Economico.

Il Museo della Plastica di Pont ha riaperto. Ed insieme ad esso sono diventai visitabili altri due piccoli musei, a questo collegati: quello della Manifattura e quello delle Macchine Utensili. Le tre collezioni sono ospitate in altrettanti fabbricati d’epoca, all’interno della vasta area attigua agli stabilimenti della Manifattura prima, della Sandretto poi. L’inaugurazione del “Polo Museale di Pont” si è tenuta domenica 7 giugno ed ha rappresentato il primo appuntamento pubblico per il rieletto sindaco Paolo Coppo, che nel suo intervento ha detto: “Sono anni che ci lavoriamo. Oggi Pont mette l’abito della festa : il Museo della Plastica è unico in Italia e forse in Europa per la sua originalità ed ora gli si affiancano altri due musei ospitati in edifici storici. Siamo orgogliosi e ringraziamo chi ci ha dato tanto senza contropartite”. La cerimonia, svoltasi nel pomeriggio di una giornata calda ed assolata, si è aperta con i discorsi  tenuti dai rappresentanti dei tre soggetti coinvolti nell’impresa: il Comune di Pont, che gestirà i Musei; la CANNON, l’azienda milanese cui appartiene la collezione esposta nel Museo della Plastica; la Famiglia Sandretto, che resta proprietaria delle palazzine in cui le collezioni sono ospitate. Oltre al sindaco sono infatti intervenuti Gilberto Sandretto, figlio di uno dei due fondatori dell’azienda omonima, e Bruno Fierro, direttore Marketing della CANNON. Quest’ultimo si è detto molto soddisfatto. :“E’ una giornata importante per la CANNON e per Pont perché siamo riusciti, dopo tanti anni di sforzi e di lavoro, a riaprire questa collezione. La grande novità è che si è riusciti a legarla, in quest’area ora museale, ad altre due realtà, anch’esse importanti per la storia di Pont”. Gilberto Sandretto ha confessato: “ Ero molto giovane quando, nel 1971, la SEI si trasferì in quest’area, già appartenuta alla Manifattura. Sono emozionato perché qui il papà ha trascorso le proprie giornate per tanti anni, e così le persone che hanno contribuito al restauro dei macchinari e che avevano lavorato qui per lungo tempo. Ma sono emozionato anche per la riapertura del Museo della Plastica. Questa collezione la iniziai io, una trentina di anni fa. Fui obbligato a lasciarla all’azienda subentrante e la cosa mi diede un fastidio terribile, anche perché non sapevo dove sarebbe andata a finire. Ritrovarla qui a Pont, in un nuovo allestimento estremamente interessante sul piano cronologico e didattico, è un’emozione. In queste palazzine si è svolta non solo la storia della nostra famiglia ma quella della Manifattura di Pont”. Dopo i discorsi inaugurali ed il taglio del nastro, gli intervenuti alla cerimonia hanno potuto visitare il museo riaperto e quelli nuovi (questi ultimi era stato possibile vederli in anteprima lo scorso 7 settembre, in occasione della cerimonia per l’intitolazione al cavalier Modesto Sandretto dell’ultimo tratto di via Marconi). Liberi di entrare e di uscire dai vari edifici, di rivisitare ciò che si era già visto, di approfittare del rinfresco allestito nel giardino o di riposarsi all’ombra sulle panchine immerse nel verde, i pontesi hanno potuto fare un salto all’indietro, gironzolando in quegli ambienti  nei quali i loro genitori, nonni e bisnonni, mettevano piede solo di sfuggita quando venivano chiamati dal direttore o si recavano ad una visita medica.
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