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25 Maggio 2015 - 18:30
Bufera anzitempo sull'elezione del nuovo cda di Aeg, l'azienda di distribuzione del gas di Ivrea. Appuntamento il 19 giugno, slittando di un mese rispetto il classico appuntamento di maggio. Almeno tre liste in campo.
E il clima si è già rovente. L'8 maggio un gruppo di dipendenti dell'azienda, che presenterà una propria lista, ha scritto al Presidente del Consiglio Comunale Elisabetta Ballurio. Dito puntato contro la lista "Futuro 1901" (dalla data di nascita della cooperativa), e in particolare su Massimo Sosso e su Alessandro Sabolo, che sostengono la corsa alla Presidenza di Andrea Ardissone, attuale Presidente di Aeg Reti, oltre che componente del consiglio direttivo nazionale di Assogas, e già direttore del consorzio di cooperative sociali Copernico.
Il motivo? Massimo Sosso è l'odierno presidente di Ivrea Parcheggi, società partecipata quasi interamente dal Comune di Ivrea, e Alessandro Sabolo è nel collegio sindacale della medesima. Una circostanza che incrinerebbe lo spirito con cui, nel novembre, il Consiglio Comunale di Ivrea aveva deliberato di non essere più socio di Aeg, in modo da garantire, in un mercato libero, la "massima terzietà nei confronti di tutti gli operatori del settore".
"Ci chiediamo – scrivono, arrabbiatissimi, i dipendenti Aeg Coop – come si possa garantire, con la loro presenza, tale terzietà, se Ivrea Parcheggi è una controllata del Comune di Ivrea. Sono stati autorizzati?".
Elisabetta Ballurio si è immediatamente attivata per verificare le condizioni. E salta fuori che l'eventuale elezione di Sosso e Sabolo potrebbe minare il futuro di Aeg, in vista della partecipazione alla gara d'ambito della distribuzione del gas nell'Atem To5. "Sì, se Sosso entrasse nel cda, decadrebbe l'assoluta terzietà verso i concorrenti da parte del Comune di Ivrea – conferma Ballurio –. Va da sè che i ricorsi avrebbero materia su cui incardinarsi, procrastinando tempi, invalidando magari la partecipazione di Aeg coop alla gara. Si rischia di causare così un serio danno al territorio e al Comune di Ivrea, sia vanificando la scelta fatta tempo addietro in Consiglio Comunale di recedere da socio, e, in quanto stazione appaltante per la gara, al posto della Provincia di Torino, anticipando centinaia di migliaia di euro a bilancio e togliendo funzionari dalle attività sulla Città per poter gestire appunto la gara d'ambito in questione. Sulla presenza del sindaco di collegio non ho avuto interpretazioni univoche e perciò preferisco non esprimermi".
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