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ROMANO. Bilancio, non ne è stata imbroccata una

ROMANO. Bilancio, non ne è stata imbroccata una

 

Non ne hanno imbroccata una. Si erano previste entrate per 220mila euro dall'Irpef e invece ne sono arrivate 270mila euro, quindi 50mila euro in più. Per l'Imu 100mila euro in meno, invece. E degli oltre 3 milioni di euro di entrate preventivate in totale, ne è mancato oltre un milione. Insomma, il rendiconto dell'esercizio finanziario di Romano è molto diverso dal bilancio di previsione ch'era stato approvato nel luglio dello scorso anno. Risultato: investimenti ridotti a zero. L'unica opera pubblica realizzata è stata la sistemazione di via Prelle. Null'altro.

"E' la situazione che traspare dai numeri – ha constatato il consigliere di minoranza Marinaci, una che di numeri se ne intende parecchio ed infatti si è messa a snocciolarli uno ad uno.. -. Le imposte, che segnano la maggiore voce in entrata, avrebbero dovuto essere note. E poi stimare soltanto 5mila euro di recupero evasione mi sembra pochissimo: significa aver emesso un avviso di accertamento, aver scovato un evasore Imu. La legge dice che il bilancio dev'essere veritiero, corretto e prudente. Secondo me questo documento non rispetta i principi. Sbagliare le previsioni vuol dire anche rischiare di non fare nulla perché il Patto di Stabilità dipendere molto dalle entrate".

Che affronto per l'Assessore al Bilancio Silvana Carletti, che ha risposto per le rime, battendo i pugni sul tavolo: "io le previsioni le faccio molto prudenziali, le faccio in base alla cassa, lo sa? Glielo insegno io". Marinaci ha continuato, imperterrita: "il bilancio di un comune va gestito come un bilancio familiare. E' evidente che se decido di fare soltanto da mangiare a mio figlio non vado lontano. Voi avete dovuto contrarre le spese correnti perché non avete azzeccato le entrate. Perché su dieci investimenti che avevate inserito, nove non si sono realizzati". "E vabbè, se uno vuol dar solo da mangiare da un figlio è una scelta.." la replica di Monica Ceron.

La seduta si è trasformata però in un parapiglia, con l'invito di Michelangelo Fiò, dai banchi della minoranza, al Sindaco Oscar Ferrero, di mettere ordine. Marinaci ha chiesto che fosse protocollato agli atti che "non mi è stata data la possibilità di esprimere il mio pensiero". Ha invece ringraziato il primo cittadino per aver dato, almeno lui, una risposta. "Ci cono opere che non abbiamo potuto realizzare – ha motivato Ferrero – perché dovevamo inserirle a bilancio per poter partecipare a dei bandi, ai quali però non abbiamo avuto accesso, com'è capitato con il click day dei seimila campanili".

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