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24 Maggio 2015 - 22:42
Di Gregorio Marco
E' incazzato nero Marco Di Gregorio, consigliere comunale, capogruppo dalla lista "Strambino Volta Pagina". Per la seconda volta in dieci giorni il Sindaco Sonia Cambursano ha convocato la seduta consiliare in a delle delle due date in cui lui aveva già annunciato, con largo anticipo, che non ci sarebbe potuto essere. "Ho svolto finora il mio ruolo in modo pacato e sereno ma, a questo punto, darà battaglia" annuncia Di Gregorio, stanco dei bavagli che dall'inizio di questa tornata la maggioranza sta cercando di mettere sulla bocca delle opposizioni. Tanto che ora intende appellarsi direttamente a Libera. E magari anche all'Indignato speciale...
"Questa amministrazione – dice e ribadisce – sta violando i principi contenuti nel protocollo etico di Libera che ha approvato appena dopo l'insediamento. E' venuto qui don Ciotti. Una bellissima serata. Si è parlato di lotta alla corruzione. Tutto bello sulla carta e poi gli amministratori comunali fanno tutto il contrario. Prima hanno cercato di imbavagliarci con una modifica del Regolamento comunale che ritengo illegittima e incostituzionale, stabilendo che le interrogazioni, interpellanze e mozioni (unica arma che abbiamo in mano per ottenere risposte, visto che non rispondono) vengano protocollate sei giorni prima la convocazione del Consiglio Comunale. Come se noi avessimo la palla di cristallo e potessimo prevedere quando il Sindaco decida di fissarlo. E poi hanno introdotto il concetto del 'chiarimento' per evitare l'inserimento, all'ordine del giorno, di interrogazioni che riguardino i punti in discussione. E adesso cercano anche di convocare le sedute quando manca il consigliere, il sottoscritto".
Di Gregorio ha cominciato a perdere le staffe dal mese di aprile. Il 7, alle ore 18, alla riunione dei capigruppo, aveva annunciato chiaro e tondo che, per motivi di lavoro, non sarebbe stato a Strambino nei giorni 30 aprile, 1° e 2 maggio, e poi anche il 20, 21, 22, 23 maggio. "Ho chiesto, come avveniva ai tempi del Sindaco Beiletti, che si potesse trovare una quadra, convocando il consiglio per il bilancio il 29 aprile, o piuttosto il 4 maggio. Non c'è stato verso. Il Sindaco mi ha risposto che una data non avrebbe consentito agli uffici di predisporre la documentazione per tempo, e che la seconda sarebbe stata tardiva".
Martedì scorso Di Gregorio riceve una mail dall'ufficio amministrativo: viene comunicato il prossimo Consiglio per il 21 giugno, dedicato interamente alle interrogazioni. Mercoledì arriva l'errata corrige: in realtà è il 21 maggio. "Che cosa mi ha risposto il Sindaco? Che tanto, di interrogazioni mie, non ce ne sono. Alla faccia della democrazia, dei principi sanciti dalla Costituzione fino alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ma il fascismo è finito e forse questa Amministrazione si è persa questo passaggio storico e culturale – tuona il capogruppo di "Strambino Volta Pagina" -. Noi per campare dobbiamo lavorare, a differenza del Sindaco che prende 1600 euro al mese e può essere in comune a tempo pieno. Io rappresento un sesto della popolazione avendo preso 900 voti su 3600 votanti. Io voglio dare delle risposte a questa gente".
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