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12 Maggio 2015 - 16:30
Il rendiconto 2014 è passato con gli 11 voti favorevoli della maggioranza e i 6 contrari della minoranze. Tra chi vede il bicchiere mezzo pieno, come Maurizio Perinetti, e chi mezzo vuoto, come Francesco Comotto. "Il bilancio può essere visto come una medaglia a due facce – si è spiegato quest'ultimo - e se da un lato assistiamo alla riduzione di mezzo milione di euro sulla spesa corrente, dall'altro vuol dire che sono stati tagliati servizi. E se, il prossimo anno, venissero a mancare i 2.251.000 euro di entrate derivanti dalle sanzioni previste dal codice della strada? Secondo la legge il 50 per cento di queste risorse andrebbe reinvestito per la viabilità e non mi sembra ci siano stati grossi interventi su sicurezza e manutenzione".
Gli ha fatto eco Alberto Tognoli, anche con qualche nota ironica: "stiamo impoverendo sempre di più il contorno degli elementi fondamentali della nostra vita. Mi riferisco alle strade per cui, a forza di trascurare le manutenzioni, finiremo nello spendere un sacco di soldi oppure ad inventare mezzi che non utilizzino il manto.."
Più conciso Pierre Blasotta: "il bilancio può essere assimilato ad un buco nero, difficile da vedere. L'Amminsitrazione Comunale dà colpa a terzi, ma secondo me è responsabile all'ottanta per cento della gestione".
Altra nota dolente, per Tommaso Gilardini, son le partecipate: "ci sono città in cui il bilancio è alimentato dalle partecipate ed altre, che a causa delle partecipate, vanno in dissesto finanziario. La vicenda del Cic esprime uno stato di grande preoccupazione".
Comotto ha colto intanto l'occasione per chiedere maggiore informazione. "Non mi vergogno di dire – ha sottolineato – che quando sento parlare di Patto di Stabilità non so di cosa si sta parlando. Facciamo incontri, un corso.."
Resta sicura di sè il Sindaco Carlo Della Pepa: "abbiamo cercato di rendere i cittadini più competenti e la comunicazione è il terreno su cui ci stiamo muovendo. Certo si può migliorare. Comunque abbiamo limato il limabile, rivisto i contratti, per garantire spazi di investimento. La città non si è fermata ma ci sono tempi burocratici. Opere, che avevo visto quand'ero consigliere nel 2005, sono state realizzate ora. Il bilancio è sano".
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