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27 Aprile 2015 - 23:44
"Fumo", l'Unione Collinare è "fumo". Lo ha detto e lo ha ripetuto Valter Porrini, l'ex Vicesindaco di Romano oggi sui banchi dell'opposizione, alzando i tacchi e lasciando l'aula, nel bel mezzo del Consiglio Comunale convocato giovedì scorso per l'adozione del nuovo Statuto. E del resto, sulla carta, l'Unione procede a carponi e mette insieme soltanto quattro funzioni, sulle nove cosiddette "fondamentali": il catasto, che è praticamente inesistente visto che nessuno dei sette comuni lo ha aggiornato; i servizio socio-assistenziali, gestiti dal Ciss-ac di Caluso (per cui la modifica è solo formale, nel senso che vengono "conferiti", questo è il termine, non più singolarmente dai vari Comuni ma dall'Unione, sempre al costo di 29,50 euro ad abitante); i servizi scolastici per cui ci si limiteranno, però, alla sola gestione dei servizi mensa e pre-post scuola (come avviene già ora) e alla gestione della manutenzione ordinaria (mentre alla manutenzione straordinaria penseranno i rispettivi proprietari degli edifici scolastici); e, dulcis in fundo, tema che ha fatto ribollire il sangue a Porrini, la Protezione Civile.
Una rivoluzione? Niente affatto! Verrebbe da chiedersi a che serve l'Unione visto che le funzioni citate potrebbero essere gestite tranquillamente in convenzione. Il motivo, evidentemente, è lo stesso che ha caratterizzato anche negli anni passati la nascita delle Comunità Montane: si sta insieme finché si annusa l'opportunità di avere accesso a finanziamenti dagli enti superiori, e basta. Ad occhio e croce, nei fatti, resta tutto com'è adesso, con la differenza che mettendosi addosso il cartellino dell' "Unione", i Comuni sperano di accedere ai contributi stanziati da Stato e Regione alle "forme associative".
"Voi vi mettete lì, scrivete, mettete di tutto e di più per vedere che fate, che fate – è andato al sodo Porrini giovedì scorso nel Consiglio convocato per recepire lo Statuto – ma poi di concreto, non c'è nulla. Per quanto riguarda la Protezione Civile c'è soltanto Romano. Io mi sento preso in giro". Ed in effetti nei piccoli comuni, ad oggi ancora convenzioni con la protezione civile "Medio Chiusella" si conta qualche timido ma non un gruppo, mentre a Strambino esiste la "Rampi", che è privata. Quindi che significa mettere la Protezione Civile in Unione, che senso ha? "E vabbè, sarà un gruppo ma verrà coordinato – ha risposto il Sindaco Oscar Ferrero -, verrà redatto un piano di protezione civile intercomunale".
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