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22 Aprile 2015 - 18:17
Fulmini e saette in Consiglio Comunale a Romano. La seduta si è tenuta giovedì pomeriggio. La prima da quando Valter Porrini ha rassegnato le dimissioni da Vicesindaco, a causa di divergenze con la Giunta, per spostarsi sui banchi dell'opposizione.
"Vi siete resi ridicoli, ma dove vivete?!" ha alzato, subito, la voce Porrini, puntando il dito contro Monica Ceron. "Dovresti fare altre cose, Valter" ha risposto quest'ultima.
Al centro della polemica l'adozione del nuovo regolamento per la vendita su area pubblica nei mercati a cadenza ultra mensile. "Mille euro buttati" ha inforcato Porrini, riferendosi al costo dell'incarico di consulenza, affidato al professionista Renato Iaconi. Specie perché un regolamento simile già c'era, approvato alcuni anni fa per regolamentare gli eventi collaterali alla rievocazione storica della "Battaglia del Chiusella". Un doppione, insomma.
"Ma il nuovo regolamento servirà – ha motivato il consigliere Monica Ceron – a disciplinare l'organizzazione dei mercatini, che dovrebbero portare introiti al Comune. Purtroppo c'è stata una tempistica breve che non ha consentito il coinvolgimento della minoranza" si è anche giustificata, visto che il prossimo mercatino si terrà a giugno.
"Ma sei mai andata qui sotto, in piazza? Io vivo nel paese! – ha rincarato l'ex Vicesindaco –. Avete speso mille euro in quattro ore, per un mercatino di Natale che avevate definito sperimentale, allora vuole dire che prima avete fatto una cosa fuori legge e adesso cercate di mettervi in regola?! Ma non fatelo con i soldi dei cittadini. Le associazioni devono fare queste cose, non il comune. Almeno non prendetemi in giro".
"Il concetto che il mercatino non serve è una considerazione – s'è anche difeso il consulente -. Il regolamento vecchio viene superato da questo (serve a dare regole, definendo collocazione, orari, per realizzazione dei registri e delle graduatorie".
Ma Porrini era un fiume in piena. "Staremo a vedere cosa succederà a giugno" ha concluso, annunciando la sua astensione.
Critico anche il gruppo di minoranza "Per un paese da vivere", non foss'altro che, dal plico di documenti consegnato loro dagli uffici, non appariva chiaro se si trattasse di un regolamento nuovo, di una bozza o di una rivisitazione del vecchio regolamento. "Non discuto la sostanza ma è la forma che non va, dovevate metterci nelle condizioni di capire che cosa è cambiato" ha fatto presente Michelangelo Fiò, esprimendo voto contrario insieme ai colleghi Stefano De Bei e Annamaria Marinaci.
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