VENARIA REALE. Reggia, l'incontro col divino in culture del mondo
08 Aprile 2015 - 15:26
Reggia di Venaria
Una occasione di confronto e di riflessione interculturale tra le religioni di tutto il mondo attraverso la preghiera, i suoi oggetti e i suoi rituali, le musiche e i suoni che l'accompagnano, gli odori di incensi e mirre. E' una prima assoluta in tutta Europa 'Pregare. Un'esperienza umana', la mostra presentata oggi alla Reggia di Venaria. Un viaggio attraverso culture e culti diversissimi, nelle Sale delle Arti della residenza sabauda alle porte di Torino, che diventa messaggio "di pace e di speranza". Così ha definito l'esposizione, al termine della visita in anteprima, l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, che l'ha ispirata e patrocinata. "Viviamo un momento storico particolarmente drammatico - osserva -. Questa mostra può dimostrare quanti sono i valori e le tradizioni che ci accomunano e come sia possibile ritrovare tutti la via della pace". Aperta al pubblico da sabato, e fino al 28 giugno, in concomitanza con l'ostensione della Sindone, la mostra è stata curata da Franco La Cecla e Lucetta Scaraffia. Esposti oggetti, immagini, video e opere provenienti da musei di tutto il mondo sulla preghiera, un fenomeno antico e universale, l'anelito dell'uomo verso la divinità, l'ascesi, la perfezione, ma anche richiesta di aiuto, protezione e conforto. Alla presentazione c'erano anche Abdellatif Begdouri Achkari, capo di gabinetto del Ministero degli Affari Islamici del Regno del Marocco che ha concesso alla mostra l'Alto Patronato di Re Mohammed VI, e il presidente della Comunità Ebraica di Torino, Dario Disegni. "Siamo soddisfatti di partecipare a questa grande iniziativa - commenta - animata dai valori di fratellanza e comunanza. Noi stessi, del resto, siamo testimonianza di come uno Stato multiculturale, accogliente e democratico, possa dimostrare che tali valori risulti non solo praticabili, ma anche efficaci per la convivenza e la pace tra i popoli anche di culture diverse". L'augurio del presidente della Comunità Ebraica di Torino, Disegni, è che questa mostra possa essere "interiorizzata dai tanti visitatori della Venaria Reale". Perché il confronto interreligioso, conclude, "può contribuire a comprendere e apprezzare meglio culture pur differenti, per arrivare poi a scoprirsi simili in molti valori e rituali".
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