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VALPERGA. La sinistra perde i pezzi...

VALPERGA. La sinistra perde i pezzi...

Gabriele Francisca

Francisca perde i pezzi. Dopo Luttati (già in lista con Giubellini alla passata tornata) ed Agostino (ex consigliere di minoranza). Se ne vanno via anche gli ex dissidenti di Brunasso (Reordino, Conta Canova, Contarino e Covassin), che nel 2013 passarono armi e bagagli all'opposizione, finendo anch'essi col sostenere poi la candidatura di Giubellini. Stessa musica. Insofferenza verso l'autoritarismo di Gabriele, che fa e disfa a suo piacere. Tutti hanno abbandonato il Gruppo "Insieme per Valperga". Ora appoggiano Corrado Marocco. E tra gli uni e gli altri sono almeno altri 260 voti persi.

Intanto il geometra Corino, candidato sindaco del 2001 ed ora ruota di scorta di Francisca (la cui candidatura a Sindaco, comunque, non è stata ancora ufficializzata), si starebbe già muovendo in giro per il paese per chiedere le preferenze...

Nonostante la valanga Renzi, il centrosinistra a Valperga perde terreno. Lo sta perdendo da tempo. Ha smesso di amministrare da vent'anni, nonostante l'exploit ottenuto sin dal dopoguerra. Sindaco allora Savio Savino. Poi nel 75-80 ed 80 -85 Giolitto (come vice un giovanissimo Gilberto Ronchi) che scaricò il Pci per allearsi con la Dc. Nel 1994 l'ultima vittoria di Livio Frasca (all'epoca Francisca era Assessore).

Dopodiché soltanto sconfitte. Venne, come candidato sindaco, Lino Fogliasso (1998) che perse e Frasca da sindaco uscente non raggiunse neanche le 50 preferenze in lista. Quindi fu la volta di Corino (2002) che perse raccogliendo circa 840 voti e, in questo caso, in lista c'era il padre di Gabriele Francisca. Ma non fecero opposizione. Anzi, Corino si dimise. E questò determinò l'exploit di Marocco nel 2007, con la conseguente sconfitta di Francisca, allora candidato a sindaco, favorendo l'ingresso di Davide Brunasso.

Nel 2012, temendo l'urto di un ulteriore sconfitta, il leader di "Insieme per Valperga", nonostante il buon lavoro svolto come capogruppo d'opposizione, si fece da parte. Non volle candidarsi neppure con l'appoggio dei dissidenti. La scelta di Giubellini causò forti attriti sia con il gruppo di Sel che all'epoca sosteneva Marco Varda che con Agostino - Luttati. Varda fu fatto fuori. Addirittura Luttati rifiutò la candidatura a sindaco perché  non voleva essere il burattino di turno. Così come rifiutarono personaggi come l'Ingegner Rolando, assessore negli anni '70, giunta rossa Pci Psi con Giolitto. Alla fine Marocco volle dettare le regole dell'accordo. Propose di essere lui il candidato a sindaco chiedendo tre posti in lista. Francisca rifiutò. Persero i dissidenti. Andarono a catafascio. Fu il Brunasso bis. Ed oggi (Brunasso non si fa trovare, non risponde al telefono, non conferma né smentisce, ma voci insistenti riferiscono di una sua ricandidatura) potrebbe ripetersi, ancora, la stessa storia...

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