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SAN GIORGIO. Lavoratori Pininfarina, i nuovi esodati

SAN GIORGIO. Lavoratori Pininfarina, i nuovi esodati

Pininfarina

 

Sono centinaia i lavoratori dell'ex Pininfarina di San Giorgio che rischiano di perdere il posto di lavoro. La cassa in deroga è scaduta da poco e dal gennaio scorso sono entrati tutti, pare inevitabilmente, in mobilità.

"Resteranno tanti nuovi esodati, nessuno li assumerà, non avranno la pensione, nonostante abbiano versato oltre trent'anni di contributi – avverte Nicola Bubici, uno dei pochi "fortunati" della Pininfarina che è riuscito ad andare proprio il mese scorso in pensione -. Vorrei sapere, che cosa ne vuol fare il Governo, la Regione, di queste persone? E' gente che fino a ieri ha pagato le tasse e continua a pagarle. Cosa bisogna fare perché ci sia una situazione giusta ed equa per tutti? Parlano del futuro ma stanno ammazzando non solo i giovani ma una generazione di cinquantenni".

La Leghista Anna Parisch, consigliere comunale di San Giusto, viste le preoccupazioni che attanagliano il territorio, si è rivolta al consigliere Regionale Lega Nord, Alessandro Benvenuto, ed al consigliere metropolitano del carroccio, Cesare Pianasso, per meglio comprendere la situazione dei dipendenti canavesani, senza tralasciare gli operai di Grugliasco.

"Dopo esser stata interpellata da alcuni dipendenti ex-Pininfarina di San Giusto e San Giorgio – spiega Parisch -, preoccupati per la loro sorte, mi sono attivata subito per cercare di dare almeno una risposta a quanto pare non arriva".

Quello di San Giorgio – sottolineano Benvenuto Pianasso– è un problema aperto da quattro anni, da quando, cioè, la Pininfarina ha venduto alla De Tomaso il settore produttivo, con le conseguenze che ben conosciamo. Ci auguriamo – concludono i due leghisti – che le istituzioni facciano tutto il possibile per evitare che i lavoratori, sia di San Giorgio che di Grugliasco, si trovino in mezzo ad una strada tra meno di un mese”.

 

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