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04 Aprile 2015 - 23:41
Abbiamo intervistato Alberto Peretto, il più giovane consigliere comunale di Mercenasco. Ha 25 anni, studia economia aziendale. Si è candidato alle elezioni del 2014, per la prima volta, nella lista del Sindaco Angelo Parri. Tra studio e volontariato, in Comune ha anche voluto iniziare il suo tirocinio.
Come mai hai scelto di candidarti?
Volevo fare esperienza, pensavo fosse importante per il mio percorso formativo ed utile per la collettività, per garantire una rappresentanza della mia fascia d'età.
Cosa occorre per i giovani a Mercenasco?
Interessi. Un luogo di aggregazione, e adesso c'è. Una delle prime cose su cui ho spinto l'acceleratore è stato il riutilizzo di due locali della ex scuola elementare per farne un centro di incontro per giovani, e non solo. Metteremo un televisore, che fungerà anche da proiettore. E vorremmo trovare qualche benefattore che ci dia una mano ad acquistare un bigliardo, un calcetto. E' già presente, a fianco, la biblioteca. Pensiamo di aprire il centro ogni sabato a partire da questa primavera.
Come ti stai trovando?
Bene. Sto imparando un sacco di cose ce non sapevo nemmeno esistessero. Soprattutto dal punto di vista della burocrazia e delle normative. Ho già partecipato a diverse riunioni, incaricato dal Sindaco, presso Scs, Ciss-ac.
Quanti giorni alla settimana è possibile trovarti in Comune?
Ora che sto seguendo il tirocinio, tutti i giorni.
Altre idee?
Un sogno nel cassetto: sistemare il campo sportivo ed altre iniziative per i giovani che però al momento sono difficili da concretizzare. Vorrei portarli ad uscire, ad interessarsi dei problemi del territorio. Cominciamo dal centro giovani. Il giorno che verranno trenta ragazzi sarà già un gran risultato.
Com'è cambiato il tuo punto di vista rispetto al Comune da quando ci sei "entrato"?
L'ho sempre un po' vissuto. Prima ero in Pro Loco. Ma a parte venire in Municipio per far la carta d'identità non avevo molto rapporti. Oggi sono più consapevole dei problemi e di tutti gli ostacoli in cui ci si può imbattere nel cercare di risolverli. E ho capito che la presenza di un'Amministrazione Comunale può fare la differenza, può cambiare le cose, coinvolgere la gente.
Che ne pensi del futuro degli enti locali?
Accorpare alcune funzioni non sarebbe male ma penso che i piccoli comuni debbano restare perché se si tolgono il Sindaco ed i consiglieri e li si portano a Strambino o ad Ivrea, nessuno verrà a segnalare i problemi e nessuno potrà interessarsene. Dobbiamo difendere i piccoli comuni ed anzi, cercare di attribuire loro più servizi. In Germania è possibile far la voltura dell'auto in comune. Perché non dare maggiori servizi anche in Italia?
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