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QUINCINETTO. Canale nuovo Presidente Bim. Guerra tra le due sponde della Dora

QUINCINETTO. Canale nuovo Presidente Bim. Guerra tra le due sponde della Dora

Angelo Canale Clapetto, Sindaco di Quincinetto, è il nuovo Presidente del Bim Dora Baltea, e lo sarà per cinque anni. L'elezione è avvenuta lo scorso 16 marzo. Gli passa il testimone Fausto Francisca, ex Sindaco di Borgofranco e Presidente uscente.

Ma le elezioni non sono state indolori. Hanno, anzi, visto frapporsi le due sponde della Dora Baltea: da un lato Quincinetto, Quassolo e Tavagnasco. Dall'altra Carema, con la candidatura del Sindaco Giovanni Aldighieri, Settimo Vittone, Nomaglio, Andrate. Il braccio di ferro, che si sta consumando da tempo già sul tema delle Unioni, ha visto vincere la sponda destra, non foss'altro perché al voto per l'elezione del Presidente partecipano tutti i rappresentanti dei 26 Comuni, con il risultato che Canale ha preso venti voti, Aldighieri tredici, riuscendo comunque ad inserirsi nel direttivo.

E questo perché i rappresentanti del consiglio direttivo sono invece nominati in base alle tre sezioni: la prima racchiude i sette Comuni della ex Comunità Montana Dora Baltea, la seconda i Comuni di pianura (Bollengo, Borgofranco, Burolo, Chiaverano, Lessolo), e la terza i dodici comuni della Valchiusella (insieme a Baldissero, Castellamonte e Castelnuovo Nigra). New entry il Sindaco Giovanni Franchino di Tavagnasco, confermati, dal quinquennio precedente, l'Assessore Roberto Varesio di Bollengo, il Sindaco di Alice Superiore Remo Minellono, il consigliere di Traversella Manuela Ceresetti e il Vicesindaco di Vico Enrico Barro Raffel.

Per la prima volta manca ai vertici Borgofranco, capofila e sede capofila. "Lavorerò in linea di continuità – annuncia Canale –. Anzi, il fatto che manchi nel direttivo Borgofranco mi stimola ad impegnarmi ancora di più. Abbiamo bisogno di strutturarci meglio, per cui andrà rivisto anche lo Statuto. Ho chiesto al Sindaco di Borgofranco una sede fisica. Inoltre vorrei aprire un nuovo canale di comunicazione con i comuni vicini e non solo con i consorziati. Un discorso cominciato con il piano strategico, restando fermo che le risorse economiche devono essere investite in opere pubbliche, per lo sviluppo socio-economico del territorio".

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