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PAVONE. Saranno disboscati 17 ettari lungo il Ribes per la messa in sicurezza

PAVONE. Saranno disboscati 17 ettari lungo il Ribes per la messa in sicurezza
 

Sarà disboscato e messo in sicurezza tutto il tratto di campagna lungo il Rio Ribes. Per una lunghezza di 1700 metri lineari, 50 metri per sponda. In tutto 17 ettari di terreno ed oltre 250 particelle catastali per, grossomodo, altrettanti proprietari. E se non ci pensano i privati, ci pensa il Comune. Il progetto è stato presentato l'altra settimana nella sala consiliare del Comune dall'Assessore Maurizio Giglio Tos insieme al consigliere comunale Andrea Maccioni e al progettista Massimo Forneri della Ecoplan, anche per informare i proprietari della possibilità di provvedere al taglio immediato. Altrimenti provvederà la ditta incaricata, e potranno ritirare il legname entro i trenta giorni successivi all'intervento. Se non sarà prelevato, diverrà di proprietà del Comune.

Pavone Maurizio Giglio Tos 2015"E' un'occasione – ha fatto presente Giglio Tos – perché 140mila euro non vengono stanziati tutti i giorni per questo tipo di lavoro". Il contributo è stato concesso dalla Regione Piemonte nel 2011, nell'ambito delle opere per risolvere il dissesto idrogeologico. Era seguita un'ordinanza, che intimava l'abbattimento degli alberi, mai rispettata. Sono passati quattro anni e la nuova Amministrazione Comunale, appena si è insediata, s'è accorta che quei fondi erano ancora in ballo ma andavano utilizzati, pena la perdita del finanziamento, entro il 2015. Così han predisposto il bando di gara, vinto dalla Cogeis. Saranno abbattuti tutti gli alberi malati, ed in particolare verranno rasi al suolo i pioppi canadesi, troppo instabili (a causa di questa caratteristica non si potranno nemmeno più ripiantumare).

"Vogliamo intervenire prima di aprile – sottolinea l'Assessore – perché è il periodo critico per le alluvioni". Il Ribes – ricorda Maccioni – è lo scolmatore di tutto il nodo idraulico di Ivrea. Occorre ripulire l'area affinché l'acqua possa scorrere più velocemente e perché possa esserne contenuta una grande quantità in caso di esondazioni. Fermo restando che questo bosco è un patrimonio naturalistico, per cui non si farà tabula rasa ma si cercherà di migliorarne la percorribilità con interventi mirati".

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