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16 Marzo 2015 - 10:51
A sinistra col golfino blu Paolo Lupo
Sposarsi e morire costa di più. Aumentano, da quest'anno, le tariffe per i diritti cimiteriali e per l'affitto del salone "Unità d'Italia" del Municipio. Un adeguamento alle normative e agli indici Istat, ma anche un modo per dare più fiato alle casse comunali.
Anche di questo s'è discusso nell'ultimo Consiglio Comunale di febbraio, per via di due distinte interpellanze presentate dal consigliere Marco Di Gregorio della minoranza "Strambino Volta Pagina". E Di Gregorio ci ha messo anche un titolo: "nemmeno i morti hanno pace". "I cittadini- dice – sono stati gravati di ulteriori oneri a favore del Comune".
DIRITTI CIMITERIALI Il Sindaco Sonia Cambursano ha precisato che, per i diritti cimiteriali, "è stata effettuata una semplice rivalutazione monetaria sull'indice dei prezzi di consumo delle famiglie, ricavando un coefficiente di adeguamento pari a 1,254 e corrispondere a un aumento percentuale di 24,5 punti, ed è stato effettuato, per motivi di ordine e contabilità, l'arrotondamento alla decina di unità superiore". A livello più politico Cambursano ha giustificato l'aumento considerandolo "un parziale rimborso a copertura delle spese sostenute dal Comune sia nei confronti dell'impresa appaltante sia per le pratiche svolte dall'ufficio amministrativo". "E comunque - ha aggiunto - abbiamo tariffe inferiori rispetto ad Ivrea..." E ci mancherebbe visto che Strambino ha meno della metà degli abitanti che stanno sotto le rosse torri.
Giustificazioni che, secondo Di Gregorio, non si possono stare a sentire. Se non altro perché, in campagna elettorale, Cambursano aveva sbandierato ai quattro venti che "non sarà aumentata nessuna tassa". Eccolo qui, il benservito, a nemmeno un anno dall'insediamento. Delle due l'una: "o la lista ha parlato di fumo, oppure adesso tenga fede alle promesse fatte agli strambinesi" commenta Di Gregorio, che in Consiglio ha ribadito una dura realtà: "abbiamo tra le tariffe più alte della zona. Mi aspetterei un confronto piuttosto con Castellamonte che con Ivrea. L'Amministrazione precedente non aveva voluto ritoccarle, voi lo avete fatto".
MATRIMONI Per quanto riguarda i matrimoni, il nuovo tariffario (deliberato dalla Giunta il 18 dicembre 2014) prevede il versamento di 150 euro per i residenti e di 300 euro per i non residenti, e solo per il periodo di accensione del riscaldamento, cioè grosso modo da ottobre a marzo. E vada per le persone che vengono da fuori Strambino, ma per i cittadini Di Gregorio è per il mantenimento della totale gratuità della sala, come stabilito da una deliberazione del 2002.
"Non è un onere ma un rimborso – ha preferito definirlo il Sindaco Sonia Cambursano -. sono le imposte dei cittadini a coprire i costi delle utenze del salone che, però, non è riscaldato abitualmente ma solo in via straordinaria, ragion per cui ci sembra giusto chiedere un contributo a chi lo utilizza davvero, anziché all'intera comunità. E comunque esiste sempre, a costo zero anche nel periodo invernale, la possibilità di utilizzare la Sala Giunta".
Punti di vista, "e la mia idea - ha chiosato Di Gregorio – è di un palazzo aperto al popolo. Ho dei foto e ricordi bellissimi, di quand'ero bambino, legati alla festa dell'uva, quando si collocavano i filari e di altre tradizioni popolari".
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