Max D'Urso, che giudizio hai della politica volpianese? Sono cambiati tutti i presupposti rispetto a 5 anni fa, quando avevamo un'identificazione politica netta. Ora il Pd è trasversale, Forza Italia dalla morte di Beppe Miotto non è più rappresentato e forse neanche rappresentativo. La Lega dall'uscita di
Monica Camoletto non ha più rappresentanti di spicco. Il Movimento 5 Stelle in questo momento ha la rappresentanza forse numericamente più corposa. Hanno un'enfasi quasi goliardica nel fare qualcosa di nuovo, bisognerà vedere se durerà, perchè occorre confrontarsi con la realtà e in politica è importante raccogliere dei risultati. Fratelli d'Italia è la prima forza nel centrodestra, perchè ha sempre lavorato bene con l'elettorato ex An. Occorrerà tradurre il tutto in un risultato politico, e su questo ho i miei dubbi. Ho seguito gli ultimi consigli sul bilancio e noto che dall'opposizione non esiste più una discussione attiva, neanche in commissione. Non c'è approfondimento dei contenuti e invece occorrerebbe studiare e prepararsi. Non vale la scusante di non avere la leva del comando, l'opposizione deve capire ed entrare nel merito, non con la protesta ma con la proposta. In passato noi facemmo revocare i documenti, facemmo sì che la maggioranza emendasse qua e là. Ora non capita più.
Lasci intendere che l'opposizione non stia operando bene. Hanno cominciato un percorso, e si è perso molto tempo per parlare di Minotauro. Inoltre la situazione nazionale ha posto molti vincoli. Volpiano è virtuoso, per 20 anni abbiamo gestito oculatamente il bilancio che paradossalmente ci ha portato a non poter più spendere soldi: lo Stato concede di spendere anche in funzione del debito, e noi non abbiamo debito. A fine anni '90 avremmo dovuto indebitarci, aumentare la pressione fiscale, e in quel modo avremmo potuto realizzare opere pubbliche. Oggi abbiamo uno “stipendio” che ci consente di pagare le spese ma di non fare nulla di più, perchè lo Stato non ci fa spendere i nostri soldi. In questa situazione l'operato dell'opposizione diventa marginale: se non hai un piano triennale delle opere pubbliche da discutere, l'opposizione si concentrerà sulla lampadina, sul marciapiede e sull'immondizia per la strada.
Parli come De Zuanne... Sul bilancio sono stato la sua controparte a partire dal 2001. Oggi a fare la differenza fra un bravo amministratore e uno cattivo non sono le priorità che definisci, ma la capacità di reperire le risorse.
Che giudizio hai dell'operato della maggioranza? Reputo che Lele (De Zuanne, ndr) abbia operato come un assessore al bilancio meticoloso che fa passare ogni scelta tramite la normativa. Altri sindaci rischiano di più e accettano il rischio come componente variabile dell'amministrare. Non so in che rapporti siano il sindaco e il funzionario. Ma sapendo che quest'ultimo è molto ligio alle regole non reputo ci siano stati eccessi nell'utilizzo arbitrario delle normative finanziarie.
Daniela Carrera si è dimessa da assessore per questo: ha evidenziato di non poter incidere sulle scelte. Ha fatto l'unica scelta coerente. Lei è anche segretario comunale, quindi si confrontava con
De Zuanne su due piani, quello politico e quello tecnico. Se il sindaco non accetta le tue proposte, ritengo giusto che chiunque abbia una dignità dia le dimissioni. Ha fatto bene.
Ti spenderai alle prossime elezioni? No.
E come si profila un tuo progetto politico ideale? A Volpiano non vedo nulla. Né un'alternativa né una proposta.
Neanche Chiesa? Giorgio ha fatto il suo percorso. Nei 5 anni si è sfaldato il sistema partitico, e alla fine se non riesci a inquadrare uno schieramento nascono le questioni personali. In politica non si fa la “lista del panino”, quella degli amici che si vedono al bar. Non so cosa deciderà
Chiesa. Io ho parlato con molte persone e non voglio essere chiamato in causa, perchè non ci sono attori per fare insieme qualcosa di serio. O meglio, occorre essere preparati. E lì ho qualche dubbio.
Un candidato ideale ce l'hai? Il mio miglior profilo sarei io. E se io mi chiamo fuori, non vedo altri. Ma penso che la preparazione politica vada costruita negli anni.
Insomma stai dicendo che De Zuanne resta l'alternativa migliore? L'accoppiata
De Zuanne-Goia è senz'altro la più competente. Per quanto sia ripetitivo, devo riconoscere che il sindaco è uno che si prepara, così come Goia, ma anche
Panichelli, un altro che stimo perchè è competente. Non ha la capacità mediatica o l'irruenza di altri, ma penso sia il personaggio della stagione 2011-2016. È cresciuto senza calpestare nessuno, e io rispetto chi acquisisce competenza.
È adatto a fare il sindaco? È una bella figura.
E cosa gli manca? Forse la visione politica generale. È stato buttato nella politica attiva, è fuori dagli schemi. Chi è in un partito ha fatto campagne elettorali, ha conosciuto persone, gli Indipendenti invece si sono sempre aggregati ad altri. Insomma gli manca la tessera del Pd Ecco bravo. Forse se l'avesse avuta sarebbe stato il candidato naturale. D'altro canto una faccia indipendente e pulita potrebbe essere un valore aggiunto. Però penso che per correttezza
a De Zuanne spetti il secondo mandato. Su molte cose abbiamo visione opposte ma si è beccato il peggior periodo per amministrare. Per il nostro bilancio qualcuno dovebbe metterci delle medaglie.
Panichelli per me è la seconda opportunità. Non vedo altre alternative.
Neanche Goia? Goia è la paura del rinnovamento. Può essere un candidato, ma ha un'età in cui rischia di non richiamare più le persone alla politica. Panichelli nasce dall'oratorio, dalla banda musicale, ha 40 anni, lui può riuscirci.
De Zuanne ci ripensa e si candida? Penso di sì, gliel'ho pure detto. Occorrono due mandati per lasciare il segno. Dopodichè, vedo Panichelli.
Si vota domani. Chi voti? C'è mia figlia che vuole andare a Nizza, domani vado al mare. Mi fa molto ridere che Bigliotto tracci un profilo del candidato a cui manca solo che ci dica la taglia del vestito. Dice che vogliono qualcuno al di fuori della politica. Lei sono 10 anni che fa politica di segreteria, anche in ruoli attivi. Rilevo poi che
manchi ancora il soggetto Flavio Nalesso. Non so cosa farà nell'Asl, gli auguro di continuare l'esperienza nel settore pubblico e nelle consulenze, ma la politica locale ci ha abituato a cambiamenti repentini. L'ultima volta nessuno avrebbe mai pensato a
Nevio Coral finchè qualcuno non ha fatto il suo nome.
Chi, Nalesso? No, sua moglie
Quindi la Bigliotto sindaco non ti piace... Io sono maschilista, per me non è mai il tempo di una donna (ride). Ma no, le auguro di farsi anche questa esperienza, ne ha fatte già tante...
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