“Le società partecipate? Un insieme di trombati della politica, parenti, amici affini a questo e quello. Figlie di un sistema dove i Ds prima e il Pd, a livello regionale, l'hanno sempre fatta da padrone. Utili solo ad aumentare il proprio potere politico o a speculare”. Con queste parole il consigliere grillino Andrea Favilli ha chiuso il suo intervento in consiglio comunale in merito alla vicenda Cic, il Consorzio per l'Informatizzazione del Canavese. Consorzio che dà lavoro a 136 dipendenti, che patisce un importante passivo e che necessita di una urgente ricapitalizzazione per non finire gambe all'aria. Favilli, che del Cic è pure dipendente, ha pronunciato un duro intervento nei confronti della dirigenza del Cic e anche del centrosinistra, Ds e Pd nello specifico. Favilli ha legato il caso Cic alla vicenda Asm, la municipalizzata di Settimo oggi in fase di concordato. Dov'è il nesso? Asm era socio del Cic, ha ricevuto da esso dei servizi e oggi con il Consorzio ha un debito da 972mila euro. Peccato che, da concordato, ne dovrà pagare solo il 15%. Insomma, il Cic affonda e a tenergli la testa sotto l'acqua, una grossa mano la dà Asm. “Asm ha ricevuto servizi dal Cic da 2006 al 2011, e non ha mai pagato – ha detto Favilli - Di chi è la responsabilità di questa crisi? Di un sistema che esiste in Regione Piemonte che ha visto i Ds prima e il Pd poi farla da padrone, anche quando ha governato la destra”. Favilli ha proseguito: “Asm, dopo essere diventata socia del Cic, gli cedette 18 dipendenti col proprio ramo Asm Tel”. Poi il Comune di Settimo smise di servirsi del Cic e creò Sat. Sat, nel 2011, riassorbì parte dei “tranfughi”. Ma non tutti, “solo 7”, ha spiegato Favilli. Gli altri 11 rimasero al Cic, e lì sono ancora, con il posto di lavoro a rischio. Insomma, secondo Favilli, non solo Asm avrebbe “truffato” il Cic non pagandogli le forniture, ma coi vari passaggi avrebbero agevolato l'alleggerimento della società sulla pelle dei dipendenti. “Pensavo con Asm di aver visto cose divertenti, ma non vedo limite al peggio – ha concluso Favilli - Io penso che il management di queste società non dovrebbe rispondere a una logica unicamente politica. Non dovrebbero essere un insieme di trombati della politica, o di amici, parenti e affini a questo o quello. Nelle partecipate la politica non vede enti strumentali a fornire i servizi, ma solo un luogo dove aumentare il proprio potere o, ancor peggio, di speculare”. Applausi dai colleghi del gruppo, dai colleghi d'opposizione Pino Palena e Franca Levato, dalla claque grillina presente in sala e anche da qualche uditore.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.