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STRAMBINO. REGOLAMENTO PER VIDEOSORVEGLIANZA. DUBBI SULL'UTILITA' DELLE TELECAMERE

STRAMBINO. REGOLAMENTO PER VIDEOSORVEGLIANZA.  DUBBI SULL'UTILITA' DELLE TELECAMERE

A sinistra col golfino blu Paolo Lupo

Ma la videosorveglianza funziona o no? E' chiaro che per un territorio esteso quattro telecamere siano insufficienti. A maggior ragione se il territorio è composto da boschi, campagne, e comunque aree poco trafficate nelle quali è facile, per esempio, abbandonare l'immondizia senza farsi vedere. Chi ha forti dubbi sull'utilità dell'impianto, messo in funzione a gennaio dalla nuova amministrazione, è la minoranza, secondo la quale, in particolare, lascia a desiderare la collocazione individuata per le due telecamere poste a sorveglianza del centro Scs di conferimento sfalci.

"La gente si fermerà prima e scaricherà nel bosco" ha fatto notare Gisella Revigliono nell'ultimo Consiglio Comunale in cui è stato approvato l'apposito Regolamento (con i voti favorevoli della maggioranza e l'astensione della minoranza). Revigliono ha anche proposto altri accorgimenti, come un'apertura più prolungata del centro anziché limitata ai soli tre giorni attuali, e lo spostamento di una telecamere in modo da poter monitorare sia i mezzi che entrano, come sta accadendo, ma anche quelli che escono.

"Certo, hai ragione – ha risposto il Vicesindaco Gianni Ciochetto –, non c'è certezza che i mezzi scaricheranno ancora lì e non da un'altra parte. Ma quali alternative abbiamo? Metterla sia all'inizio che alla fine della via non è una soluzione perché chi scarica abusivamente va colto sul fatto. Anzi, con quattro telecamere è evidente che non si riuscirà ad eliminare il fenomeno. E' un primo passo, se non si comincia... Era stato chiesto anche uno studio di fattibilità. Buona la proposta circa l'orario, peccato che sia Scs a decidere".

 

Strambino Revigliono interrogaGLI ASPETTI COLLATERALI, DALLE SANZIONI ALLA GESTIONE

Ma c'è anche un dibattito sull'aspetto sanzionatorio. Nel caso di privati è il Comune a dover comminare la sanzione amministrativa, benché l'incasso venga poi incamerato dalla Provincia. Nel caso di aziende si va invece incontro ad un reato procedibile sotto il profilo penale. E quindi il consigliere ed avvocato Marco Di Gregorio ha ricordato che, per il primo caso, non occorre immortalare l'atto di scarico ma è sufficiente disporre di immagini dalle quali si appuri che il mezzo è entrato carico ed è uscito scarico.

"Due telecamere per monitorare lo stesso ingresso è uno spreco – ha rincarato Roberto Rossi De Paoli. "Una – ha illustrato meglio, possibilista, Ciochettoè direzionata sull'area di conferimento, l'altra sulla strada. E ciò non vieta, poi, di aggiungere telecamere, compatibilmente con le disponibilità di bilancio".

La minoranza ha fatto le pulci anche sulle due telecamere alla stazione, di cui una dà sul cassonetto dei rifiuti, l'altra sulla piazza ed è ambientale: "se ne poteva collocare una verso il polifunzionale". In questo caso Ciochetto ha evidenziato ce "il costo maggiore non è a telecamera ma a postazione".

Riguardo al monitoraggio il Vicesindaco, rispondendo ai numeri quesiti dell'opposizione, ha spiegato che sarà presente nell'ufficio della Polizia Municipale un monitor per la trasmissione delle immagini in diretta, "al quale potrà accedere solo il personale in possesso di password. Saranno tre vigili incaricati oltre al Sindaco ma si potrà eventualmente nominare un responsabile del trattamento in futuro". Nessuno show aperto al pubblico quindi, nella garanzia del corretto trattamento dei dati sensibili.

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