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10 Marzo 2015 - 09:43
Avevano deciso di prendersi una bella sbornia... sei bottiglie di grappa, sei di alcool purissimo, altre sei di whisky. Diviso per tre, insomma, sei bottiglie da scolarsi per ciascuno. E poi avevano fatto scorta di tonno (ben quindici scatolette), formaggio (una ventina di pezzi di parmigiano), dei dadi, come dolce dei savoiardi, e per finire avevano aggiunto alla refurtiva una bottiglia di coca cola. Tanto sostanzioso era il bottino che tre torinesi, di origine romena, si erano portati via passando in rassegna diversi supermercati della zona, tra Rivarolo e Cuorgnè.
Scoperti da una pattuglia, alla sbarra sono finiti Mihai Gasler e Gabriel Mantu, difesi dall'avvocato Federico Zinetti. Con loro c'era anche un ragazzo minorenne. Erano stati due carabinieri a smascherarli la sera del 16 giugno 2010. "Eravamo in perlustrazione – hanno raccontato lunedì, davanti al giudice, i due agenti della stazione di Rivarolo – quando, alle 18.40, abbiamo notato nel parcheggio dell'LD un'auto sospetta, un'Opel Astra bianca. Andando a controllare abbiamo notato uno dei due uomini uscire dalla vettura. Abbiamo chiesto il documento di identità. Ci ha detto che erano venuti da Torino in autobus. Al che gli abbiamo domandato cosa ci facessero, allora, su una vettura...".
Insospettiti i Carabinieri avevano guardato dentro l'Opel, scorgendo il terzo amico, un ragazzino. Sul sedile posteriore c'era gran parte della merce. Nessuna traccia di scontrini o fatture. La prova del nove era avvenuta presso gli esercizi commerciali, ottenendo la conferma, per esempio, della sparizione di diversi pezzi di formaggio da parte dei responsabili del Lidl di Cuorgnè. "Ci siamo avveduti dell'ammanco – hanno riferito interrogati dal Pm Roberta Bianco – perché di solito vendiamo 15 pezzi al giorno.." Il processo continuerà il 14 settembre.
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