A poco meno di un anno e mezzo dalle elezioni comunali, cominciano a delinearsi gli scenari politici volpianesi. Il centrosinistra, che ha retto nella sua compattezza fino a poche settimane fa, si è spaccato. L'estromissione di
Pino Medaglia e Vincenzo Versace dalla giunta ha segnato una frattura tra il leader
Cecco Goia e alcuni colonnelli. Prendendo atto che il sindaco
De Zuanne non gradisce il bis, Goia ha benedetto
Giovanni Panichelli, esponente di punta degli Indipendenti Volpianesi, che dovrebbe essere il candidato sindaco “della continuità”. Il problema più grosso, per lui, sarà fare i conti con la perdita di molti pezzi da novanta della lista Uniti per Volpiano (
Medaglia e Versace, Debenedittis, Richiardi e Goia alle ultime elezioni valevano 977 voti). Goia ha infatti annunciato la rottamazione di chiunque abbia sul groppone più di due mandati. Inoltre Uniti per Volpiano potrebbe perdere un altro “cavallo di razza”,
Daniela Carrera, 325 voti nel 2011, ormai anima critica della maggioranza, serratamente corteggiata sia da
Mariagrazia Bigliotto (Fratelli d'Italia) che da Monica Camoletto (Lega Nord). Secondo problema: Versace e Medaglia non hanno alcuna intenzione di farsi rottamare: il primo ha già annunciato via internet la sua intenzione di ripresentarsi alle urne, e anche il secondo si sta lasciando andare a propositi “bellicosi”. Le grandi incognite del centrosinistra sono proprio i “vecchi” come
Giuseppe Richiardi e Antonio Albano, che di appendere la politica al chiodo non hanno ancora voglia. Sul fronte opposto, al mosaico del centrodestra mancano ancora troppi tasselli. L'unica certezza, per ora, è la volontà di
Mariagrazia Bigliotto di rilanciare la propria lista. L'intenzione, già palesata a mezzo stampa, è mettere da parte il simbolo di Fratelli d'Italia per puntare su una civica che porta l’eloquente nome “Volpiano in progress”. Ad oggi, il candidato sindaco sarebbe proprio lei, la Bigliotto. Ma al fine di aumentare le proprie chances di vittoria sarà doveroso quantomeno un tentativo di riunire tutte le forze del centrodestra, ovvero Forza Italia (che con la morte di Beppe Miotto ha perso il suo referente volpianese) e la Lega Nord. Un'impresa decisamente complicata, almeno se la referente del Carroccio dovesse essere
Monica Camoletto, una che la Bigliotto detesta cordialmente (peraltro ricambiata). La ricetta per tenere insieme la “strana coppia” abbisogna di un ingrediente rarissimo: un candidato sindaco di primissimo spessore capace di mettere d'accordo tutti. Un profilo alla
Gino Gronchi, giusto per fare un nome circolato già quattro anni fa. Se l'operazione non dovesse andare in porto, il centrodestra rimarrà spaccato. Da una parte Bigliotto, dall'altra Camoletto, che dopo l'”epurazione” consumatasi un anno fa è rimasta senza partito. Ma la “pasionaria padana”, seppur nelle liste di proscrizione del segretario provinciale
Cesare Pianasso, conta ancora alcuni agganci ai piani alti del Carroccio, e un suo rientro all'ovile è dato per possibile. Una soluzione che accontenterebbe tutti: la Camoletto che otterrebbe un simbolo dall'indiscusso appeal elettorale (Salvini veleggia sul 15%) e la Lega che potrebbe presentarsi a Volpiano spendendosi per un militante di lungo corso. Nell'orbita leghista aleggia anche il fantasma di
Luca Viola, ex segretario locale, dimessosi in polemica lasciando rapporti glaciali con la Camoletto, ma tuttora attento osservatore della politica volpianese. La parentesi politica di
Giorgio Chiesa invece è a un bivio. Una sua nuova candidatura, dopo le difficoltà vissute in questo mandato, soprattutto sul fronte professionale, è improbabile, ma mai dire mai. Intanto un suo illustre sponsor,
Max D'Urso, nonostante reiterati proclami di ritiro, continua ad osservare le vicende della politica volpianese da vicino. Infine c'è il Movimento 5 Stelle. La compagine grillina volpianese è giovanissima, è uscita allo scoperto un annetto fa con
Davide Raso e Silvano Capussotti. Sempre presenti negli ultimi consigli comunali, i grillini stanno lavorando per mettere insieme una lista. Impresa non facile, anche perchè il M5S è famoso per attingere i propri candidati da un elenco di attivisti di lungo corso, ed evidentemente a Volpiano, a causa della freschezza anagrafica del gruppo, il materiale umano scarseggia.
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