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OZEGNA. Pestaggio davanti al pub. Tre rinvii a giudizio

OZEGNA. Pestaggio davanti al pub. Tre rinvii a giudizio

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Sono stati rinviati a giudizio i tre complici di Eros Monteu Saulat, il sangiorgese di 36 anni (già condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione nell'autunno scorso) che la sera del 6 agosto 2011, davanti alla birreria Sir Drake di Ozegna, pestò a sangue l'operaio di origine albanese Vladi Arber, 28 anni, riducendolo in fin di vita. Il Gip Alessandro Scialabba del Tribunale di Ivrea ha infatti respinto, l'altra settimana le richieste di archiviazione presentate dalla procura nei confronti di Davide Ferrari, 32 anni, Galdino Bornacin, 53 anni e Maurizio Cosso, 23 anni, anche loro tutti di San Giorgio. Dovranno rispondere dell'accusa di lesioni personali aggravate. "Si trattò di una spedizione punitiva" scrive a chiare lettere il giudice nelle motivazioni, sebbene il pugno fatale fu scagliato da Mounteu Saulat.

La lite era cominciata per banali motivi da bar. Arber, sposato e padre di una bambina di 3 anni e mezzo, quella sera, probabilmente, aveva alzato un po' troppo il gomito. Era uscito a bere in compagnia dell'amico Romeo Appino. Uscendo aveva colpito e ridotto in frantumi il lunotto posteriore di un automobile. Nessun perdono, per lui. Né la possibilità di chiudere scusa o risarcire il danno, comunque modesta. Il proprietario del veicolo, Bornancin, avvertito dal nipote Ferrari, chiamò fuori, con loro due, anche Monteu Saulat e Cosso. Botte e botte. Quattro contro uno. Un massacro.

Oggi Harber, dopo essere uscito dal coma, è disabile al cento per cento, soffre di costanti crisi epilettiche. Mentre alla famiglia, assistita dall'avvocato Enrico Scolari, è arrivata una misera somma: 80mila euro come risarcimento danni per una vita distrutta. "Forse mio marito agì d'impulso – dice la moglie -, ma si può giustificare un'aggressione di gruppo del genere?"

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